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 2005  settembre 12 Lunedì calendario

ISSING

ISSING Otmar Würzburg (Germania) 27 marzo 1936. Economista • «[...] membro del Comitato esecutivo della Bce dal 1998 [...] stato funzionario presso il ministero dell’Economia della Germania Federale (1988-90) e ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Bundesbank (1990-98)» (’Corriere della Sera” 12/9/2005) • «[...] Metodico, il tecnocrate di ferro ha cominciato a scalare il potere economico tedesco fin dall’Università. Si è laureato a Würzburg, dove è nato, poi si è perfezionato a Londra e Parigi. Tornato all’Università di Würzburg, ha salito rapidamente tutti i gradini, fino a diventare professore di Economia con l’incarico anche per gli Affari monetari e le Relazioni economiche internazionali. Un curriculum che fa impressione per linearità teutonica. Nel 1967, a 31 anni, è professore universitario, nel 1980 fa il consulente del ministero dell’Economia, nel 1987 è vicepresidente del temutissimo gruppo di saggi consulenti del governo federale sulla politica economica. Poi si mette in sonno da questo incarico e approda, nel 1990, alla Bundesbank. Entra, naturalmente, dalla porta principale. subito nel board e nel consiglio direttivo, con la responsabilità del dipartimento economico, delle statistiche e della ricerca. Fino alla nascita della Bce, è stato il capo-economista della Bundesbank. Quando parlava, nei mesi concitati della convergenza, le sue parole pesavano. Anche perché, come ”semplice” capo-economista, aveva più libertà di parola rispetto a Hans Tietmeyer. Se per i governi degli altri paesi europei Issing ha funzionato da perfetto spauracchio, con i cittadini tedeschi ha usato toni completamente diversi, presentandosi quasi come un euro-entusiasta e spendendo molta della propria credibilità personale nella campagna a favore della moneta unica. A vederlo seduto dietro una scrivania, ricorda vagamente Tito Stagno. I suoi gusti sono quelli del perfetto tedesco colto: musica classica e teatro. [...]» (’Il Foglio” 7/5/1998).