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 2005  settembre 12 Lunedì calendario

Gozzano Francesco

• Nato a Roma nel 1930, morto nel settembre 2005. Giornalista. «[...] aveva fatto le sue prime esperienze giornalistiche a Torino, subito dopo la fine della guerra, nelle redazioni di Sempre Avanti! e Milano Sera. Negli anni Cinquanta era divenuto redattore dell’’Avanti”! e nel 1957 capo del servizio Esteri. Toccava a lui, quindi, preparare le pagine del giornale sui maggiori avvenimenti internazionali, scrivere commenti e analisi, viaggiare per il mondo al seguito delle delegazioni italiane, partecipare come corrispondente a vertici e conferenze. La sua libertà di analista e commentatore era stretta fra due ”paletti”: la politica estera del governo e la ”linea” del suo partito. [...] ”l’Avanti!” era un giornale di partito, ma trattava l’informazione internazionale, grazie a Gozzano, con serietà. Dai suoi articoli, soprattutto all’epoca del governo Craxi, emergeva la convinzione che il socialismo italiano sarebbe stato tanto più autorevole e credibile quanto più avesse dimostrato di capire che l’alleanza con gli Stati Uniti e l’integrazione europea erano necessari agli interessi del Paese e alla difesa della democrazia. [...] Divenne direttore dell’’Avanti!” all’epoca di Tangentopoli e dovette presiedere al malinconico declino di una vecchia testata del socialismo europeo. Più tardi fu sgradevolmente coinvolto nel caso Mitrokhin, quando il suo nome apparve in una lista di giornalisti italiani che avevano avuto contatti con gli agenti del Kgb a Roma. Ma il fatto che quasi tutti quei giornalisti avessero dato prova, nel loro lavoro, di una orgogliosa indipendenza, finì per gettare le accuse e le illazioni nel cestino della carta straccia. Gozzano comunque tenne duro e continuò a fare il suo mestiere di osservatore internazionale pubblicando nel 1999 un buon libro sui rapporti euroamericani (Europa e America: egemonia o partnership?, edito da Franco Angeli) in cui appaiono alcuni dei temi che diverranno particolarmente attuali all’epoca della guerra degli Stati Uniti in Iraq. [...]» (Sergio Romano, ”Corriere della Sera” 12/9/2005).