Fonti varie., 5 settembre 2005
Anno II - Ottantacinquesima settimanaDal 29 agosto al 5 settembre 2005Katrina. New Orleans è stata costruita sotto il livello dell’acqua: per questo l’uragano Katrina, arrivato sulla città lunedì 29 agosto verso le sei del mattino, ha provocato una catastrofe di dimensioni bibliche
Anno II - Ottantacinquesima settimana
Dal 29 agosto al 5 settembre 2005
Katrina. New Orleans è stata costruita sotto il livello dell’acqua: per questo l’uragano Katrina, arrivato sulla città lunedì 29 agosto verso le sei del mattino, ha provocato una catastrofe di dimensioni bibliche. Gli argini che proteggevano la città dalle inondazioni si sono rotti, il Mississippi e il Mar del Messico hanno sommerso ogni cosa. Sono poi arrivati gli sciacalli a far man bassa di tutto quel che trovavano. Gli inviati dei giornali di tutto il mondo hanno perciò testimoniato direttamente dall’inferno: una città scomparsa in poche ore e i suoi resti divorati da branchi famelici. Bush ha mandato navi e soldati, ma piuttosto tardi. Il presidente ha sottovalutato sia il pericolo (prima) che l’entità del disastro (dopo) ed è ora attaccato dai pacifisti, i quali sostengono che i soldi usati per l’Iraq si potevano e si dovranno adoperare qui; dagli ecologisti che gli imputano di non aver sottoscritto i protocolli di Kyoto; e dai suoi avversari politici che gridano contro i suoi tentennamenti e la sua imprevidenza e lo accusano di razzismo, perché New Orleans è una città nera e per questo è stata trascurata. Il presidente ha pronunciato un discorso alla nazione dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, lo stesso punto da cui aveva parlato dopo l’11 settembre. Ed è andato un paio di volte sui posti, per vedere. Ma i sondaggi dicono che la sua popolarità è al minimo.
Petrolio. Poiché le piattaforme del Golfo del Messico sono state seriamente danneggiate, il prezzo del petrolio è arrivato a 71-72 dollari. La conseguenza finale sarà un nuovo indebolimento del dollaro e quindi altre difficoltà per le esportazioni europee che avevano appena dato cenni di ripresa.
Bilancio. I morti provocati da Katrina sono diecimila. Gli Stati coinvolti sono quattro (Louisiana, Mississippi, Alabama e Tennessee). I danni ammontano a 30 miliardi di dollari. Per ricostruire la città ci vorranno cinque anni.
Ricostruzione. Ha senso però ricostruire New Orleans nello stesso punto in cui si trovava prima? Non ha senso perché quello che è successo la settimana scorsa si ripeterà ancora sicuramente nel corso di questo secolo. La cosiddetta ”sicurezza” non è infatti che un modo per rendere i disastri più rari e perciò più immani: i luoghi che hanno l’aria di esser sicuri attirano infatti popolazioni sempre più vaste e dunque la media dei morti e delle distruzioni, sul lungo periodo, resta sempre la stessa. Inoltre, in questo momento la Terra si sta riscaldando, cioè produce più energia. E questo rende i fenomeni atmosferici più potenti di un tempo. Katrina, con onde da dieci metri e velocità del vento a 250 chilometri l’ora, è l’uragano più violento che, a memoria d’uomo, abbia devastato quell’area.
Riscaldamento. poi tutta da capire la ragione per la quale la Terra si sta riscaldando. Un movimento d’opinione vasto e rumoroso imputa questo all’attività umana. Un altro movimento, meno vasto e meno rumoroso, dice che non è così. un fatto che l’essere umano esiste solo da 100 mila anni, mentre la Terra è vecchia di 4 miliardi di anni e in questo lungo periodo ha avuto ere di freddo e di caldo senza bisogno dell’opera di homo sapiens, che non c’era. D’altra parte anche la natura di questo riscaldamento è incerta: segniamo diligentemente la temperatura, e ne tramandiamo la memoria ai posteri, più o meno da un secolo. Fenomeni generali come questo si misurano invece su lunghezze molto più ampie: le migliaia o, ancora meglio, le decine di migliaia di anni. Il riscaldamento che riguarda i pochi anni della nostra vita, insomma, potrebbe essere un fenomeno passeggero e, misurato sulla lunghezza delle ere geologiche, insignificante.
Islam. Zarkawi e altri fondamentalisti islamici hanno messo in rete ringraziamenti a Dio perché ha colpito la cattiva America, punendola dei suoi peccati. Però, mentre a New Orleans succedeva quello che succedeva, a Bagdad un uomo nella folla gridava: ”C’è un terrorista kamikaze! Aiuto!” e questo grido procurava un fuggi fuggi generale, un ammassarsi sul ponte dei Due Imam, una rottura dello stesso ponte con centinaia di persone che precipitavano nel Tigri e altre centinaia che correndo finivano in terra e venivano calpestate dalla folla impazzita dal terrore. I morti ufficiali sono 965, ma essendo i feriti 800 i morti reali devono essere almeno il doppio. Le vittime sono tutte sciiti che si stavano dirigendo alla moschea di Kadhimiya per celebrare Moussa al Kadhim, martire del IX secolo. Il ponte dei due Imam è lungo trecento metri e unisce i quartieri Kadhamiya (sciita) e Adhamiya (sunnita). La mattina era piena di luce, calda. La tragedia è successa alle 11 e mezza. Sul ponte, dopo, non sono rimasti che mucchi di ciabatte spaiate.
Francia. A Parigi, domenica 4 settembre, 15 immigrati, tra cui due bambini, sono morti nell’incendio di un palazzo di 18 piani a Hay-les-Roses, a sud della città. Il fuoco è stato appiccato da qualcuno, forse da tre ragazze che abitavano nello stesso stabile e che sono state arrestate. il terzo rogo in dieci giorni, le vittime sono sempre immigrati, i morti sono in tutto 39, di cui 20 bambini. Solo il primo incendio, nel Marais, è stato un incidente. Il secondo e il terzo sono certamente dolosi
Casa della Libertà. Il presidente della Camera Casini è andato a Telese, alla festa del suo amico Mastella (cioè dell’Udeur), e ha detto che dopo due anni di tira e molla almeno alcune delle cose che l’Udc chiede devono essere concesse. Altrimenti, non vale la pena continuare a far parte di un’alleanza che ha perso tutte le elezioni di questi anni. Ha pure attaccato Fini: ”Non siamo noi che dobbiamo difenderci per il nostro passato, sono i fascisti e i comunisti”. Soprattutto questo passaggio farebbe pensare che, in effetti, l’Udc è decisa a continuare da sola. Le cose che Casini e Follini chiedono sono soprattutto due: il ritorno al proporzionale e che Berlusconi si faccia da parte e lasci la candidatura per la premiership a qualcun altro. Berlusconi gli ha risposto da Cernobbio: il governo merita dieci e lode, ci vorrebbe lo sbarramento del 10 per cento, quando incontro Prodi gli domando: ”Come stanno i tuoi matti?” e lui mi risponde: ”E i tuoi?”. I sondaggi danno il centrosinistra di dieci punti più avanti del centrodestra.
Fazio. La tempesta attorno alla Banca d’Italia, con articoli e discorsi di fuoco di tutti quanti (meno la Lega) che chiedono a gran voce a Fazio di levarsi di mezzo, ha prodotto un breve disegno di legge che prevede il mandato a termine del governatore, ma dopo Fazio, e una maggiore collegialità nelle decisioni della Banca. Poco? Sufficiente? La polemica infuria. Contro il ministro Siniscalco, Francesco Giavazzi ha scritto sul Corriere della Sera un articolo di rara violenza. Quelli del patto di sindacato Rcs hanno fatto sapere che saliranno al 60%, il titolo Rcs va sempre più giù, Ricucci è indagato, Fiorani è sparito, la scalata di Consorte è in dubbio e ci si aspetta qualche altro fulmine, dato che Fazio - impassibile, serafico - ha nuovamente fatto sapere che non c’è nessuna ragione di dar le dimissioni e, alla riunione dei governatori di tutta Europa che s’è tenuta a mezza settimana, ha distribuito il suo discorso fatto al Cicr senza neanche darsi la pena di farlo tradurre in una delle lingue che si praticano nella comunità. Siniscalco, domenica scorsa, ha annunciato passi istituzionali per costringerlo a sloggiare, ma Fazio non ci ha fatto caso: in quel momento era all’Istituto Irlandese di Roma, in via della Giustiniana, dove la sua quarta figlia, Maria Chiara, di 23 anni, stava facendo i voti di castità, povertà e obbedienza, primo passo per diventare monaca.
Beslan. passato un anno dalla strage di Beslan (30 terroristi ceceni in una scuola, 1127 sequestrati per due giorni, 331 morti di cui 186 bambini), il Comitato delle madri chiede di far chiarezza sulle responsabilità di funzionari pubblici e alti papaveri dei servizi segreti, lo Stato ha risposto coprendo di soldi i familiari delle vittime, a Beslan, in un clima di totale infelicità, sono però aperti decine di cantieri, ecc. Nei giorni scorsi si sono fatti incontrare Elbrus Gogichayev, un uomo gigantesco, e la bambina Alyona, adesso di venti mesi. La foto di lui che quel giorno porta in salvo lei, tenendola delicatamente tra le braccia, diventò simbolo di quella tragedia.
Collina. Non vedremo più sui campi di calcio l’arbitro Collina, quello tutto pelato e con gli occhi di fuori, perché s’è dimesso da arbitro dopo essere stato giudicato in conflitto di interessi per aver accettato, in cambio di un milione di euro, di fare da testimonial alla Opel, marchio che sponsorizza il Milan. Collina è considerato il più bravo arbitro del mondo. Ha spiegato di aver ottenuto un permesso verbale dal capo degli arbitri, Tullio Lanese. Questi non ha negato, ma ha sostenuto che ci voleva una documentazione scritta. Per continuare ad arbitrare, Collina avrebbe dovuto accettare le partite di serie B. Sia il giornalista Tosatti che il calciatore Cannavaro hanno fatto lo stesso commento: ”Non ha uguali la capacità di noi italiani di farci del male da soli”.