Giornale di Brescia 30/08/2005, pag.9 Pierpaolo Prati, 30 agosto 2005
Delitto di Brescia 30/08/2005 - 1
Sopralluogo dell’avvocato nella villetta di via Ugolini: «Sto cercando chiarimenti su alcuni riscontri». Il Giornale di Brescia 30/08/2005. Indagini in casa di Guglielmo Gatti. Indagini parallele. Mentre infatti gli investigatori sono alla ricerca di ulteriori indizi da inserire nel «mastodontico» fascicolo dell’accusa, la difesa è alla caccia di riscontri che possano avvalorare la versione del nipote. Dell’unico accusato del duplice omicidio di Aldo e Luisa Donegani scomparsi da casa esattamente un mese fa e ritrovati a brandelli in sacchi spuntati il 17 agosto ai piedi del passo del Vivione. In via Ugolini, per esigenze contrapposte, così si ritrovano i Ris da una parte e l’avvocato Luca Broli dall’altra. «Sono qui - ha spiegato il difensore di Guglielmo Gatti - su suggerimento dei miei consulenti che mi hanno riferito della necessità di verificare alcuni loro convincimenti». Una visita che ha tutti i crismi del sopralluogo: «Cercavo dei chiarimenti su riscontri oggettivi». Taglia corto Broli, senza entrare nel dettaglio. Altri riscontri, la difesa, li attende per i prossimi giorni. L’avvocato vuole tornare dal suo assistito con qualcosa che confermi quanto questi va dicendo dal 22 agosto scorso, da quando cioè ha avuto facoltà di confrontarsi con lui e di raccontargli la sua verità. «Ci stiamo muovendo per trovare conferme ad alcune importanti dichiarazioni del mio assistito». Affermazioni che spaziano su più fronti e che riguardano senza dubbio la ricostruzione dei suoi movimenti nei giorni del 30 e del 31 luglio e del primo agosto: giornata cruciale per la soluzione del caso. Risale infatti a quel lunedì, sulla strada del Vivione, l’avvistamento che avrebbe permesso agli inquirenti di trovare i corpi di Luisa De Leo e Aldo Donegani e di individuare il presunto colpevole. In via Ugolini, intanto, la curiosità continua a far rima con traffico. Solo i fiori appesi al cancello del civico 15 appassiscono. Il via vai è incessante: si fermano signore per un pensiero da «spedire» alle due vittime. Si fermano giovani e giovanissime per vedere in volto e in... azione l’avvocato, che arriva solo dopo aver definito i contatti con i cinque consulenti (due medici legali, due tossicologi ed un esperto informatico) che «investirà» ufficialmente nella mattinata di oggi. La visita di Broli è veloce: un’oretta per controllare l’appartamento del suo assistito e per lasciare il campo ai Ris che si toglieranno il camice bianco solo attorno alle 20, con un’ora e mezza di ritardo rispetto al pool degli investigatori convocati in procura da Giancarlo Tarquini, per la seconda volta in meno di dodici ore, per fare il punto della situazione e per decidere la scaletta delle operazioni. Nel corso del summit, iniziato attorno alle 16, oltre alle valutazioni sullo stato di avanzamento delle indagini, due le decisioni prese: sospendere le ricerche in Valcamonica. e provare un’altra volta ad interrogare Guglielmo Gatti. L’accusato numero uno sarà sentito dai magistrati (ammesso e non concesso decida di parlare e non di avvalersi, come ha già fatto, della facoltà di non rispondere) nel pomeriggio. L’interrogatorio arriverà giusto al termine di una giornata particolarmente fitta di impegni per il difensore del nipote dei Donegani che oggi compirà due atti di un certo significato: la presentazione del ricorso al tribunale del riesame, per il quale proprio oggi scadono i termini, e la formalizzazione della lista dei suoi consulenti. Attraverso la prima, almeno formalmente, il legale chiederà la scarcerazione del suo assistito. Anche se ben difficilmente gli verrà accordata, il passaggio sarà comunque utile alla difesa per andare a vedere le carte in mano all’accusa e agire di conseguenza. Il ricorso, una volta presentato, verrà discusso in udienza ed il tribunale del riesame avrà fino a dieci giorni per decidere se accoglierlo o rigettarlo. In questo periodo intanto le indagini proseguiranno tanto per l’accusa che per la difesa che proprio da oggi potrà avvalersi di un team di cinque tecnici professionisti chiamati a trovare riscontri all’innocenza che Guglielmo Gatti continua a urlare dall’isolamento di Canton Mombello. Pierpaolo Prati