Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  settembre 03 Sabato calendario

Delitto di Brescia 03/09/2005 - 2

L’accusa fa il punto della situazione. Il Giornale di Brescia 03/09/2005. Sono tornati gli uomini del Ris di Parma, ieri un’altra volta, l’ennesima, nella villetta di via Ugolini, ed hanno messo sotto la lente d’ingrandimento l’appartamento e la mansarda di Guglielmo Gatti, il nipote di Aldo e Luisa Donegani, per ora ancora l’unico indiziato del duplice omicidio. Ma oggi non si è lavorato solo in campo scientifico, infatti mentre proseguivano gli accertamenti dei periti dei carabinieri, in procura si è tenuto un vertice a cui hanno partecipato tutti i responsabili del pool investigativo. Ad oltre un mese dalla scomparsa dei due coniugi, via Ugolini ha ritrovato una certa tranquillità e ieri mattina l’arrivo dei militari non ha attirato particolarmente l’attenzione. Alle dieci del mattino due auto dei militari sono entrate nel cortiletto del civico 15 e sono state parcheggiate proprio davanti al garage che il procuratore capo Tarquini aveva definito «mattatoio» . Dopo avere scaricato dai mezzi diverse grosse valige di attrezzature i quattro tecnici hanno indossato le tute bianche e gli appositi calzari e sono saliti al primo piano. Qui probabilmente sono riprese le ricerche di eventuali tracce ematiche invisibili ad occhio nudo, ma rilevabili con l’ausilio di strumenti specifici come il Luminol ed il Crime-Scope. Questi apparecchi però danno risposte attendibili solo in condizioni di oscurità totale ed ecco perché le tapparelle dell’appartamento sono rimaste abbassate per tutta la giornata. Nel pomeriggio poi l’attenzione degli esperti del Ris si è concentrata sulla mansarda. Quello spazio recentemente ristrutturato nel sottotetto che era parte integrante dell’appartamento di Gatti e che sembra sia stato al centro di accese discussioni tra gli zii e il nipote. A quanto si è potuto apprendere secondo i Donegani infatti la mansarda avrebbe dovuto essere comune alle due abitazioni mentre secondo Guglielmo Gatti i suoi genitori avrebbero comprato molti anni fa anche la metà di Aldo. I carabinieri del Ris sono rimasti nella mansarda per tutto il pomeriggio, fino alle 19, quando sono ripartiti alla volta di Parma, portando via oggetti ingombranti, lunghi e stretti, avvolti in teli neri. Accanto ai nuovi reperti i militari del Ris hanno portato via un paio di grossi sacchi di «rifiuti speciali», probabilmente reagenti chimici e presidi sterili ormai utilizzati, segno inequivocabile dell’intenso lavoro che si è tenuto nella villetta. Intenso e lungo è stato anche l’incontro in Procura. Dal procuratore capo Giancarlo Tarquini si è presentato tutto il pool investigativo che in queste settimane non ha abbandonato un secondo le tracce che potrebbero ricostruire il tremendo delitto. stato fatto nuovamente il punto della situazione e, pare, si sia discusso a lungo dello stato di avanzamento delle perizie scientifiche alle quali sono stati sottoposti i resti dei Donegani. Paolo Bertoli