Varie, 6 settembre 2005
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Mason Richard
• Johannesburg (Sudafrica) 1978. Scrittore • «Per qualcuno assomiglia al torbido Rupert Everett di Another Country, per altri all’impertinente Hugh Grant di Quattro matrimoni e un funerale. Di certo, Richard Mason è fotogenico, bello e ha le buone maniere che distinguono i giovani della upper class britannica. [...] In realtà, Mason è nato in Sudafrica, nel 1979, e vi ha vissuto per dieci anni. Poi, con i genitori e i fratelli, è arrivato in Inghilterra (“i miei erano contro l’apartheid”), e lì ha iniziato la più classica carriera del giovane gentiluomo: Eton prima, poi il New College di Oxford. Con una parentesi americana a 16 anni, alcuni mesi ospite in un college del Connecticut, giusto il tempo per scoprire la “fastfood nation” e i suoi teen-ager ignari di ogni cosa che riguarda l’Europa (“erano sbalorditi dal fatto che noi avevamo monete diverse dal dollaro”). Ma a 18 anni, in circostanze assai avventurose, Richard decide di diventare scrittore: a Praga (“la città più romantica al mondo, se non riesci a scrivere qui, mi dissi, non lo farai mai in nessun altro luogo”) compone la prima stesura di un vasto romanzo che, con il titolo The Drowning People, (Anime alla deriva, Einaudi) e dopo varie riscritture, diventerà un caso letterario nel 1999. Con l’inevitabile asta internazionale dei diritti, che solo in America (Warner) porterà alla cifra record di 835 mila dollare. Amore e morte nella buona società inglese a metà del secolo Ventesimo [...] Torbidamente romantico, volutamente rétro, il romanzo conquista lettrici e lettori in grande quantità. E cambia la vita del suo giovanissimo autore. Divenuto di colpo una celebrità, Mason si trova a soffrire di tutti i problemi che affliggono le celebrities. [...] è scomparso dal giro. Ha scelto di lavorare a Fabrica in veste di redattore della rivista “Colors” [...]» (Ranieri Polese, “Sette” n. 20/2002).