Le Scienze 24/07/2005, 24 luglio 2005
Grazie a nuove ricerche, gli scienziati stanno svelando i segnali cellulari che spingono le piante a fiorire dopo il loro letargo invernale
Grazie a nuove ricerche, gli scienziati stanno svelando i segnali cellulari che spingono le piante a fiorire dopo il loro letargo invernale. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista "Science", l’azione di una proteina che risponde alla luce del sole dà inizio a una reazione a catena che consente alla fioritura di cominciare. Ricerche precedenti avevano identificato una proteina chiamata CONSTANS che gestisce la fioritura di una pianta in risposta ai cambiamenti nella lunghezza del giorno. Ora Steve A. Kay e colleghi dello Scripps Research Institute (TSRI) hanno identificato una seconda proteina, FKF1, che esercita un controllo su CONSTANS e che pertanto regola a sua volta la fioritura. Usando piante ibride, i ricercatori hanno determinato che FKF1 interagisce fisicamente con un fattore di trascrizione (CDF1), che a sua volta sopprime CONSTANS. FKF1 agisce degradando CDF1, e infatti le piante mutanti prive del gene fkf1 hanno livelli di CDF1 più elevati e fioriscono più tardi rispetto alle piante normali. Nelle piante selvatiche, le giornate più lunghe che accompagnano la primavera consentono alla proteina FKF1, sensibile alla luce, di distruggere più CDF1, liberando CONSTANS e consentendo alla fioritura di procedere. FKF1 favorisce inoltre la trascrizione di CONSTANS durante il periodo critico della fioritura, ma questo meccanismo è ancora tutto da comprendere.