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 2005  settembre 02 Venerdì calendario

SMAHI

SMAHI Farid. Nato a Lione (Francia) il 12 maggio 1953. Politico. Del Fronte Nazionale. «[...] ama l’Algeria di suo padre [...] nato in Francia, adora Jean Gabin e Gilbert Bécaud e il suo giornale preferito, per il quale ha anche collaborato, è il ”Figaro”, il quotidiano più tradizionale di Parigi. Ha un sorriso gentile e tratti che ricordano quelli di tanti arabi delle banlieus chiamati genericamente ”delinquenti” dai suoi stessi compagni di partito. [...] Per le associazioni antirazziste Smahi è la tipica, odiosa figura del collaborazionista, di colui che pur di ritagliarsi un piccolo ruolo a fianco dell’uomo forte non esita a tradire se stesso, il suo popolo, la sua storia. Lui non la pensa così: ”Il mio popolo non sono i clandestini delle banliues, il mio popolo sono i francesi. Sono nato a Lione, proprio in una delle periferie cosiddette difficili che quelli di sinistra dicono di rispettare, disprezzandole invece profondamente. Anche mio padre sentiva di essere nato in Francia: per lui, per tanti pieds noirs (i coloni francesi, ndr) e anche per moltissimi arabi, l’Algeria era parte integrante della Francia, come la Bretagna o la Costa Azzurra o Parigi. Dal 1939 al 1945 mio padre ha combattuto per l’onore di Parigi, al fianco del generale Charles De Gaulle. A Berlino è stato ferito, per salvarlo gli hanno tolto un pezzo di polmone, e poi il suo valore è stato riconosciuto, Mio padre è stato decorato con la Croce di Guerra, è stato un eroe dell’esercito francese”. Farid Smahi non crede all’integrazione delle minoranze così come è stata proposta per decenni dagli accordi di Evian che hanno sancito la fine della guerra d’Algeria [...] ”[...] La verità è che alla sinistra e ai gollisti, noi francesi di origine africana andiamo bene solo se ci chiamiamo Zinedine Zidane o Marcel Desailly. Le Pen invece è l’unico ad aver fatto qualcosa per me, per gli arabi che vogliono integrarsi davvero. Le Pen è una persona buona. lui il nuovo De Gaulle, tutti gli altri sono la stessa zuppa, mondialisti e corrotti”. Per il patriota Smahi, non si sa quale sia l’insulto peggiore. [...] l’unico maghrebino tra i 109 componenti del consiglio regionale dell’Ile-de France, dove è stato eletto nel 1998. Ex nazionale di pallanuoto, professore di educazione fisica nel sobborgo di Boulogne-Billancourt [...]» (Stefano Montefiori, ”Sette” n. 18/2002).