La Repubblica 27/08/2005, pag.38-43 John Dos Passos, 27 agosto 2005
Sacco e Vanzetti. La Repubblica 27/08/2005. L’accusa. Sacco e Vanzetti sono stati ritenuti colpevoli di aver rapinato 15
Sacco e Vanzetti. La Repubblica 27/08/2005. L’accusa. Sacco e Vanzetti sono stati ritenuti colpevoli di aver rapinato 15.776 dollari di stipendi e di aver ucciso Frederick Parmenter, cassiere, e Alexander Berardelli, guardia privata, a South Braintree il 15 aprile del 1920. Parmenter e Berardelli lavoravano per la Slater&Morrill Shoe Company. I due accusati furono processati davanti al giudice Webster Thayer a Dedham tra il giugno e il luglio del 1921 - il processo durò sette settimane - e furono condannati per omicidio di primo grado da una giuria che, secondo l´avvocato della difesa, era stata scelta in modo irregolare e illegale. Il verdetto ha comportato la pena di morte sulla sedia elettrica. Il delitto fu commesso alle 3.05 del pomeriggio, in Pearl Street, di fronte all´edificio a quattro piani del calzaturificio Rice&Hutchins. L´edificio era pieno di operai. Quattro file di finestre si affacciano sulla scena del delitto e, pure se i loro vetri sono opachi, molte finestre vennero aperte non appena si sentirono gli spari. Molti altri operai videro il delitto dalle finestre del calzaturificio Slater&Morrill, che si trova a breve distanza, a ovest della Rice&Hutchins. Proprio di fronte, molti operai stavano lavorando a scavare delle buche nel terreno. Poco prima della sparatoria, nella stazione vicina era arrivato un treno da cui erano scesi parecchi passeggeri per cui, mentre i banditi scappavano, le strade erano piene di gente il cui numero si accrebbe velocemente al rumore degli spari e all´ondata di eccitazione che immediatamente attraversò la città. L´automobile dei banditi corse verso ovest, traversando i binari della linea per New Haven e aumentando di velocità via via che procedeva attraverso le strade principali della città. Questo non fu che uno di tanti assalti a portavalori nella parte est del Massachusetts, i responsabili dei quali erano sempre sfuggiti alla cattura. Anche questa volta i banditi riuscirono a fuggire. Le autorità erano sulla difensiva, l´opinione pubblica molto indignata. La ricerca dei banditi fu intrapresa dalla polizia di Stato e dalla polizia locale, con l´attiva collaborazione del dipartimento di Giustizia e di numerose agenzie di polizia privata impiegate dagli interessi alleati di industrie e banche. Tra queste agenzie c´era la Pinkerton, per conto della Travellers Insurance Company che aveva assicurato gli stipendi della Slater&Morrill. Le investigazioni intraprese da tutte queste forze andarono avanti dal 15 aprile del 1920 al 31 maggio del 1921, quando iniziò il processo a Sacco e Vanzetti. Di tutta questa folla di persone che avevano visto sia il delitto che la fuga, e con un tale numero di potenti organismi che cooperavano alle ricerche, quanti furono i testimoni portati dall´accusa contro Sacco e Vanzetti? Pochissimi, come vedremo nell´analisi che segue; mentre tra coloro che videro commettere il delitto, quelli convinti che né Sacco né Vanzetti fossero tra i banditi furono molti di più. Parecchi importanti testimoni dell´accusa furono seriamente screditati, mentre molte persone degne di fiducia, che avevano visto con i loro occhi fatti connessi al delitto e che avevano dichiarato che gli arrestati non erano tra i banditi, dopo esser state sentite dall´accusa furono messe da parte. * * * Nel soppesare le testimonianze sfavorevoli a Vanzetti bisogna ricordare che l´accusa ammise di non aver alcuna prova che Vanzetti avesse partecipato alla sparatoria. Non essendo mai stato interrogato prima sui fatti di South Braintree, Vanzetti non sapeva su quali basi vi sarebbe stato collegato finché non lo apprese al processo. L´accusa tentò di collegarlo al delitto in vari modi: producendo un testimone - uno solo, non corroborato e, come ammesso dalla stessa accusa, «in errore» in una parte della sua testimonianza - che, quattordici mesi dopo l´evento, sosteneva di poter "identificare" Vanzetti come uno dei banditi; due diversi testimoni che sostenevano di averlo visto la mattina del delitto a Braintree, o lì vicino; un altro che sostiene di averlo visto nell´automobile dei banditi ad alcuni chilometri di distanza dal luogo del delitto; un testimone che sosteneva di averlo visto in un tram in un´altra città la sera prima del delitto, o la sera dopo; e, infine, tentando di dimostrare che la pistola trovata in possesso di Vanzetti era appartenuta a Berardelli, uno degli uomini uccisi, ma questo tentativo andò del tutto a vuoto. La difesa replicò introducendo prove che invalidavano tutte le cosiddette «identificazioni» e portando testimonianze di alibi inoppugnabili. Dell´insieme di testimoni delle due parti che descrissero porzioni della scena del delitto, 35 sostenevano di aver visto a sufficienza da poter descrivere il viso di uno o di più banditi. L´unico che abbia identificato Vanzetti fu Michael Levangie, casellante di South Braintree della compagnia ferroviaria N. H.&H. di New York. Quando ci fu la sparatoria quest´uomo si trovava nel suo casello sul lato ovest dei binari. Aveva abbassato le sbarre per l´arrivo di un treno e vide arrivare un´automobile da est. L´uomo seduto accanto al guidatore - disse Levangie - gli agitò contro una pistola facendo cenno di aprire le sbarre, e l´auto traversò lanciata. Mentre l´automobile transitava l´uomo con la pistola, puntando l´arma verso il custode, fece scattare il grilletto. Levangie dichiarò che il guidatore era di carnagione scura, con capelli neri, baffi folti e marroni, zigomi sporgenti, cappello floscio, giacca militare e lo identificò in Vanzetti. Nell´arringa finale il procuratore distrettuale ammise che Vanzetti non poteva esser stato alla guida perché troppe testimonianze convergevano sul fatto che il guidatore era biondo e aveva l´aria pallida ed emaciata. La difesa portò quattro persone che invalidarono le asserzioni di Levangie in toto. John Dos Passos