31 agosto 2005
Tags : Marisa. Musu
Musu Marisa
• Nata a Roma il 18 aprile 1925, morta a Roma il 3 novembre 2002. Partigiana. «[...] era ”Rosa” [...] quando il 23 marzo ’44 stava appostata con una Beretta in tasca all’angolo di piazza Barberini, mentre i suoi compagni dei Gap romani, in via Rasella, facevano esplodere una bomba al passaggio di un reparto germanico, uccidendo 33 soldati: l’attentato da cui partì la rappresaglia delle Fosse Ardeatine, diventata ”Stanislao” secondo il giudice Carlo Mastelloni. Che, indagando su Argo 16 - un aereo dei servizi segreti esploso misteriosamente nei cieli di Marghera, nel 1973 - recuperò una lista di spie per Federico Umberto D’Amato, potente capo per molti anni dell’Ufficio Affari riservati [...] l’ex gappista figurava come informatrice dei Servizi italiani su faccende interne al Pci. Neanche troppo misteriose o rilevanti: beghe di famiglia Amendola, un redattore capo di ”Paese Sera” scoperto a rubar libri e quindi esposto al ricatto, liti per collegi parlamentari [...] Marisa Musu è un personaggio notevole nella storia del Pci. Gappista diciottenne, partecipò a diverse altre azioni oltre a via Rasella, fu catturata e prossima all’esecuzione ma riuscì a evadere. Dopo la guerra è stata decorata con la Medaglia d’argento. Ha vissuto una vita movimentata e avventurosa - anche nel privato, visto che è stata sposata quatro volte - passando dalla Sicilia a Roma, dalla Cina alla Cecoslovacchia, dal Vietnam al Mozambico. [...] Ha girato il mondo, negli anni, quasi sempre con compiti di partito. [...] ”[...] Non sono mai stata un altissimo dirigente, addentro le cose più segrete. Ma, oddio, ero sempre un vecchio quadro Pci. ben introdotto, in rapporti molto stretti con Berlinguer, e sono anche la persona che Togliatti individuò da mandare in Cina, dopo la rottura con l’Urss”. [...]» (Enrico Mannucci, ”Sette” n. 16/2002). E’ anche la persona con cui ho cominciato a fare il giornalista (e che mi ha insegnato i primi rudimenti) - GdA.