29 agosto 2005
Alberico Somma, muratore, 47 anni, da Salerno, in carcere dal ’95 per aver ammazzato a fucilate la moglie - dei cui tradimenti era certo - e il figlio, sgozzato martedì scorsi dagli altri carcerati e lasciato poi sulla sua brandina
Alberico Somma, muratore, 47 anni, da Salerno, in carcere dal ’95 per aver ammazzato a fucilate la moglie - dei cui tradimenti era certo - e il figlio, sgozzato martedì scorsi dagli altri carcerati e lasciato poi sulla sua brandina. Ai secondini il detenuto dormiente pareva troppo fermo: entrati nella cella e scostato il lenzuolo hanno scoperto il corpo immerso nel sangue. Somma s’era macchiato del suo delitto il giorno di Natale e aveva poi tentato di ammazzarsi con una fucilata al torace, ma l’avevano salvato. In carcere non s’era segnalato per niente di particolare: lavorava all’esterno in un’azienda agricola e non dava confidenza a nessuno. Nel penitenziario di Porto Azzurro (Livorno) la sera di martedì 23.