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 2005  agosto 25 Giovedì calendario

Delitto di Brescia 25/08/2005 - 2

Tracce della zia nel bagagliaio dell’auto. Giornale di Brescia 25/08/2005. Altre tracce. Questa volta non cartacee, ma biologiche. Arrivano da Parma. Dai laboratori del Ris. Dal bagagliaio della vettura che, secondo l’accusa, Guglielmo Gatti avrebbe utilizzato per portare i resti dei corpi dilaniati di Luisa De Leo e dello zio Aldo Donegani in cima al Passo del Vivione. Tracce «individualizzanti», come riferisce la procura. Conducono infatti alla donna. Appesantiscono ulteriormente il fardello di indizi che gli investigatori stanno inserendo nel fascicolo a carico del 41enne in carcere con l’accusa di aver ucciso, fatto a pezzi e cercato di far sparire i corpi dei due parenti. Qual è la sostanza rilevata? Sangue probabilmente anche se i Ris che hanno da lunedì le mani sull’utilitaria del 41enne, non l’hanno confermato. Agli inquirenti basta per ora dire che appartiene a Luisa De Leo per definire il suo rinvenimento «importantissimo». NELL’APPARTAMENTO. Non ancora attribuibile, invece, è la macchia trovata nel corridoio di casa Gatti. Questa si è di sangue, quello che non si sa è a chi appartenga. Potrebbe essere ricollegata a chiunque, almeno sino alle prossime analisi che dovranno effettuare i Ris. VERTICE IN PROCURA. Che il nuovo tassello fosse di un certo spessore lo si è capito sin da metà mattinata di ieri. La giornata inizia in modo apparentemente tranquillo, ma prosegue subito con una svolta. Gatti, che ha appuntamento a Canton Mombello con il suo avvocato, Luca Broli, è convocato dapprima in procura poi alla caserma dei carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato per un interrogatorio. La conferma che non sarà una giornata come tutte le altre si materializza attorno a mezzogiorno in via Moretto. Nell’ufficio del Procuratore della Repubblica, Giancarlo Tarquini, si trovano tutti coloro che stanno investigando sull’uccisione dei coniugi Donegani. Invitati al vertice ci sono i pm Paola Reggiani e Claudia Moregola, il colonnello Valentini, i rappresentanti del pool di medici legali che stanno effettuando le analisi tossicologiche, gli agenti della Guardia di Finanza e il colonnello Luciano Garofano. Il capo del Reparto investigativo speciale si è scomodato dalla sua Parma per lasciare sul tavolo attorno al quale sono tutti seduti il «carico» che pesa di più: le tracce biologiche della donna. L’INTERROGATORIO. Quello portato dal capo del Ris di Parma è un elemento da far fruttare per vedere di far crollare il grande accusato. Avranno pensato in Procura. Da qui la convocazione di Gatti per quel «faccia a faccia» con tutto gli inquirenti. Che si trasferiscono in blocco nella caserma dei carabinieri di piazza Tebaldo Brusato dove, a bordo di un cellulare della Polizia Penitenziaria arriva, attorno alle 16,45, anche il grande accusato. A stretto giro di lancette si presenta anche il suo legale e poco dopo il confronto inizia. Non senza qualche intoppo. La pm Paola Reggiani deve tornare in procura a recuperare parti del fascicolo. Così l’interrogatorio parte con una mezz’oretta di ritardo. FACOLTA’ DI NON RISPONDERE. Parte e finisce ben presto. Guglielmo Gatti, infatti, dichiara di non voler rispondere alle domande degli inquirenti. Si «avvale» e il motivo è spiegato poco più tardi dal suo legale. «Prima di rispondere vogliamo valutare tutte le contestazioni che gli vengono addebitate». RICERCHE E INDAGINI. I resti dei Donegani che mancano, le due teste e il busto di lei, non sono stati trovati nemmeno ieri. La Forestale continua le sue perlustrazioni, ma la fatica degli uomini coordinati da Gualtiero Stolfini non è stata ripagata. Le battute non si fermano, anzi si allargano a macchia d’olio. La Valcamonica sarà perlustrata anche oggi a partire dalle prime ore della mattinata. Anche le indagini non si fermano. In via Ugolini, sempre nella giornata di oggi, dovrebbero farsi vivi gli uomini del Ris per effettuare rilievi nell’appartamento del Gatti. Evidentemente gli inquirenti stanno cercando ulteriori tasselli del mosaico per inchiodare definitivamente il «nipote del piano di sopra», inducendolo a confessare quell’orrendo delitto che loro gli attribuiscono fermamente. COLLOQUI. Anche l’attività difensiva proseguirà a ritmo incessante. L’avvocato Broli riprenderà oggi il confronto con il suo assistito. Dopo una notte ed una mattinata passata a studiare la metà del fascicolo che gli manca, il legale sarà nuovamente a Canton Mombello. Con Guglielmo Gatti parlerà delle contestazioni più puntuali che muove la procura. L’incontro potrebbe essere decisivo per raccogliere tutti gli elementi utili alla formulazione dell’istanza di scarcerazione che l’avvocato sembra voler chiudere qualche giorno prima della scadenza del 30 agosto. Pierpaolo Prati