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 2005  agosto 22 Lunedì calendario

Delitto di Brescia 22/08/2005 - 2

Ris: «Soluzione solo col lavoro di squadra». Giornale di Brescia 22/08/2005. Quando con le tute bianche di carta si sono infilati nel garage di Guglielmo Gatti, bardati con mascherine e guanti, gli uomini del Ris di Parma si aspettavano forse di trovare proprio quelle tracce apparse loro di lì a poco. Tracce di sangue, che - come macchie luminescenti - sarebbero balzate agli occhi dei militari in modo evidentissimo, quando hanno «bombardato» le superfici con la speciale luce blu cui reagisce il Luminol. Il test effettuato nel garage di via Ugolini, infatti, prevede che vaporizzando, su tessuti e superfici porose, una soluzione contenente il derivato del luminolo, in presenza di carbonato di sodio, esso reagisca con il gruppo «eme» dell’emoglobina presente nel sangue emettendo energia sotto forma di luminescenza bianco-blu visibile al buio. Il test, svolto alla presenza del legale della difesa, Luca Broli, venerdì sera, non poteva essere disposto durante le prime battute delle indagini, non essendo il Gatti indagato. «Quando abbiamo acceso le lampade tutto il garage è diventato blu, sia per terra che sulle pareti, fino all’altezza di un metro» avrebbero dichiarato gli investigatori subito dopo le ricerche. stato grazie a quel ritrovato che l’evidenza delle tracce è emersa. Ma pare che a complicare l’opera degli investigatori sia stata la scrupolosa opera di lavaggio, con potenti reagenti chimici, messa in atto da chi voleva cancellare ogni traccia di quel sangue. I Ris, infatti, pare abbiano dovuto operare su alcuni punti in cui la luminescenza appariva più fievole, segno della presenza certa del sangue ma, al contempo, dell’assenza di altri elementi chimici, che potevano risultare inquinanti. Precauzione questa dettata dal fatto che non è raro che il test dia esiti «falso-positivi» o «falso-negativi» se svolto in modo non corretto. Poi, il lavoro è proseguito notte tempo per risalire al profilo genetico dei campioni di sangue prelevati. Con esiti noti. «A risultati simili si arriva solo con una piena collaborazione tra investigatori scientifici e tradizionali: solo, cioè attraverso un pieno lavoro di squadra». A dirlo è il col. Luciano Garofano, che guida il Ris di Parma. A Brescia ha lavorato coi suoi uomini «senza sosta per tre giorni e tre notti», calandosi anche nel dirupo dell’orrore, al fine di verificare la presenza di ulteriori elementi laddove sono stati rinvenuti i resti. «Il lavoro prosegue - ha concluso - pur con minor urgenza: all’inizio è sempre decisivo acquisire la prova ancora "calda"». Gianluca Gallinari