Giornale di Brescia 21/08/2005, pag.12 Gianluca Gallinari, 21 agosto 2005
Delitto di Brescia 21/08/2005 - 5
Fermo non convalidato. Giornale di Brescia 21/08/2005. «Concretamente cambia poco, ma la differenza sotto il profilo tecnico non è trascurabile». L’avvocato Luca Broli precisa con una certa soddisfazione che quell’ordinanza emessa ieri dal gip Carlo Bianchetti e annunciata ufficialmente alla stampa dal Procuratore Giancarlo Tarquini, pur disponendo la custodia cautelare in carcere non convalida il fermo d’indiziato emesso dalla Procura a carico del Gatti il 17 agosto. Un aspetto che solo gli addetti ai lavori colgono. Ma su cui vale la pena di soffermarsi. Il provvedimento restrittivo disposto inizialmente dai magistrati della Procura di Brescia a carico dell’indagato Guglielmo Gatti si basava sulla presunzione di un concreto pericolo di fuga dello stesso. In buona sostanza, secondo gli inquirenti, sussisteva la possibilità che il Gatti, accusato del duplice omicidio degli zii, dell’occultamento dei cadaveri e del vilipendio dei medesimi, si rendesse irreperibile, sottraendosi così alla giustizia. Non di tale avviso è invece stato il gip, Carlo Bianchetti. Il quale non ha ravvisato il pericolo di fuga. L’ordinanza da lui firmata, infatti, dispone sì la custodia cautelare in carcere - prolungando in sostanza la permanenza a Canton Mombello del 41enne - ma solo sulla base dei gravi indizi di colpevolezza e, al contempo, del pericolo di reiterazione del reato. Il giudice per le indagini preliminari, in sostanza, teme che il Gatti, se in libertà, possa tornare ad uccidere. «Si tratta di una differenza tecnica - ammette il legale - ma io lo dicevo dall’inizio che il provvedimento di fermo così com’era non sarebbe stato confermato». Gianluca Gallinari