Giornale di Brescia 20/08/2005, pag.10, 20 agosto 2005
Delitto di Brescia 20/08/2005 - 6
I parenti. Giornale di Brescia 20/08/2005. I parenti più prossimi di Gugliemo Gatti fanno scudo attorno al quarantunenne in carcere da mercoledì per l’omicidio dei coniugi Donegani. E non riescono proprio a credere che Guglielmo Gatti possa essersi reso colpevole di un così atroce delitto. «Domani dovremmo incontrare l’avvocato Luca Broli» annuncia Giovanni Gatti, cugino di Guglielmo, che parla un po’ a nome di questo ramo della famiglia arrivato alla spicciolata nelle scorse ore a Brescia, in via Ugolini. « incredibile - prosegue il parente con voce sconsolata -, non posso credere che Guglielmo abbia potuto fare una cosa così, non riesco nemmeno a pensarlo». Il cugino esclude poi che Guglielmo Gatti avesse problemi economici: «Non faccio i conti in tasca, ma penso proprio che mio zio non gli abbia mai fatto mancare nulla». E il cugino cita, tra le altre cose, le proprietà di Guglielmo Gatti, le due case: quella cioè di Brescia e l’appartamento in montagna, all’Aprica. I rapporti tra l’uomo ora in carcere e gli zii, le due vittime? «Tra loro non c’erano dissapori» sentenzia il parente. «Certo - aggiunge il cugino - Guglielmo era una persona un po’ chiusa, parlava poco, ma questo che significa? Non è possibile che abbia fatto una cosa del genere, è assurdo». Giovanni Gatti, che incontrava raramente il cugino («quasi esclusivamente ai pranzi di Natale») spiega di averlo incontrato l’ultima volta dieci giorni fa. « stato solo per dieci minuti - ricorda -. Era tranquillo e sereno, e anche per questo mi sembra impossibile che si potesse portare sulle spalle un macigno come quello, così pesante». Di Guglielmo, il cugino Giovanni poi ricorda la passione per lo studio: «Oltre che al Politecnico di Milano, si era iscritto anche a una facoltà umanistica... penso che avesse a che fare con lo studio di civiltà antiche». Anche Romeo Gatti, anziano zio di Guglielmo, si limita a ripetere: «Penso che mio nipote una cosa così non l’abbia fatta».