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 2005  agosto 20 Sabato calendario

Delitto di Brescia 20/08/2005 - 3

«Nel garage la chiave del giallo». Giornale di Brescia 20/08/2005. Tracce di ferritina, una proteina contenuta nel sangue - ma presente anche in prodotti sintentici come gli antiruggine - è stata trovata a quanto sembra in quantità significative, disseminata un po’ dappertutto in casa dei coniugi Donegani. Se si tratti di sangue o di altro saranno ulteriori esami - che si annunciano complessi - a stabilirlo, gli stessi che dovranno appurare anche a chi eventualmente appartenga quel sangue. Ma la circostanza potrebbe segnare una svolta. Questo è quanto emerso dagli accertamenti effettuati nelle scorse settimane dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche di Brescia. Assieme ad alcuni di loro, ieri, nella villetta di via Ugolini, sono entrati anche gli uomini del Ris di Parma. Per ben quattro ore, tra le 17.30 e le 22.10, le «tute bianche» hanno lavorato nel garage di proprietà di Guglielmo Gatti. Crimescope e Luminol sono tornati in azione, ma questa volta alla presenza di Luca Broli, il difensore di Guglielmo Gatti. Lo prevede il Codice, pena la inammissibilità di eventuali riscontri in sede processuale. E proprio dall’attività svolta dai Ris sembra essere giunto il punto di svolta decisivo, che peserebbe sulla situazione del Gatti. «Finalmente ci abbiamo messo una pietra sopra» si apprende da fonte investigativa, secondo cui gli esami del Ris di oggi «acclarano tutto ciò che già ritenevamo». Di diverso avviso il legale, per il quale non sarebbero emersi elementi «decisivi». I militari, guidati dal ten. col. Luciano Garofano, giunto subito dopo il vertice in Procura, hanno concentrato la loro attenzione attorno al garage. Quel garage ora privo della Fiat Punto, color blu metallizzato, al centro della vicenda. L’auto di Gatti, infatti, rimasta fino a ieri nel cortile del Comando provinciale dell’Arma è stata ieri prelevata da un carroattrezzi forse per essere successivamente analizzata a fondo in altra sede. Gli uomini del Ris hanno rovistato a lungo, tra la lavatrice e i pochi mobili presenti, cui si affiancano sui lati del box badili, rastrelli ed altri oggetti. Alcuni di essi, simili a grandi rondelle metalliche, sono stati a lungo fotografati. In serata i carabinieri hanno anche simulato più volte il percorso tra l’appartamento al primo piano e lo scivolo che conduce ai garage della casa, passando per il marciapiede. Si fa strada, tra le altre cose - ma allo stato solo come ipotesi investigativa - la possibilità di una riesumazione della salma del padre di Guglielmo Gatti, Luciano, morto due mesi fa per un tumore. Una ipotesi che dovrebbe essere presa in esame solo qualora dagli accertamenti tossicologici sui corpi dovesse emergere che i coniugi uccisi avevano ingerito veleno o altre sostanze tossiche.