Giornale di Brescia 19/08/2005, pag.9 Gianluca Gallinari, 19 agosto 2005
Delitto di Brescia 19/08/2005 - 2
Il nipote non parla Oggi si decide se resta in carcere. Giornale di Brescia 19/08/2005. Ore concitate quelle di ieri, il «day-after», il giorno dopo la clamorosa svolta nel giallo di via Ugolini. Già, perchè l’agenda, sotto il profilo investigativo e giudiziario, è stata fitta. VERTICE IN PROCURA. A cominciare dalle prime ore della giornata, quando in Procura si è tenuto un vertice degli inquirenti. Al tavolo del procuratore capo, Giancarlo Tarquini, si sono dati appuntamento attorno alle 10, uno dei sostituti procuratori che hanno in carico il fascicolo, Paola Reggiani, il ten. col. Mauro Valentini, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri, assieme al comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, e Gualtiero Stolfini del Corpo forestale. OGGI L’UDIENZA DI CONVALIDA. Gli inquirenti hanno concertato il piano dei lavori all’indomani del fermo di Guglielmo Gatti e alla vigilia dell’udienza di convalida del provvedimento restrittivo che sarà celebrata stamane, alle 10. Il nipote dei coniugi Donegani sarà interrogato a Canton Mombello dal gip Carlo Bianchetti. IL TESTAMENTO. Al vaglio anche il testamento dei coniugi: tra gli eredi figurerebbe lo stesso Gatti. Gli investigatori escluderebbero perciò che qui possa esservi la chiave del movente. PERIZIE E AUTOPSIA. Il vertice, durato circa un’ora e mezza, ha previsto anche il conferimento degli incarichi ai periti per gli esami autoptici e e del Dna, necessari a dare un’identità certa ai poveri resti dei cadaveri, barbaramente sezionati e rinvenuti nel dirupo del Vivione. Un’attività già avviata ieri e che ha visto impegnati gli esperti dell’Istituto di Medicina legale del Civile, accanto a quelli del Ris di Parma: a loro sono affidati prelievo e confronto del Dna dei resti. Medici e militari sono rimasti attorno ai tavoli metallici del Settorato a lungo, dall’una fin verso le cinque di pomeriggio. Un lavoro complesso ed estenuante quello svolto: non si è trattato di una vera e propria autopsia (che sarà svolta successivamente), ma di un primo esame esterno di quelle 7-8 parti smembrate dei due cadaveri che versavano al momento del rinvenimento in avanzato stato di decomposizione. Ora si attende l’esito delle prove del Dna. Già disposti anche gli esami tossicologici. NUOVO INTERROGATORIO. Ma la giornata di ieri è stata segnata anche da un nuovo interrogatorio di Guglielmo Gatti, il 41enne nipote delle due vittime, formalmente indagato per il duplice omicidio aggravato, l’occultamento dei cadaveri e il vilipendio degli stessi. A richiederlo, i magistrati della Procura. Trasferito dal carcere al Palazzo del Tribunale, il Gatti ha potuto conferire per una decina di minuti con il suo legale prima del faccia a faccia con gli inquirenti. Questo solo in base ad una deroga a quel divieto di conferire con l’assistito per cinque giorni che è stato imposto dal gip su richiesta della Procura all’avv. Luca Broli. Un provvedimento che ha suscitato anche una forte presa di posizione da parte di Ettore Randazzo, presidente delle Camere penali: « la prima volta che viene applicata, nell’ambito di un’inchiesta che ha un solo indagato, la norma che consente di sospendere i colloqui tra indagato e difensore; una norma peraltro finalizzata ad evitare che i mafiosi, tramite i legali, possano organizzare una difesa comune: applicata nel caso di un unico indagato finisce per essere solo punitiva». Al proposito Broli ha annunciato l’intenzione di presentare oggi istanza al gip. «PROVATO E INCREDULO». Frattanto, nel corso dell’interrogatorio di ieri, il nipote si è nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere. « una scelta adottata insieme, in base alle reciproche esigenze. Ma implicitamente il Gatti ha ribadito la sua totale estraneità alla vicenda» ha dichiarato Luca Broli dopo l’udienza. «Il mio cliente è apparso provato - ha proseguito il legale - e incredulo di quello che è accaduto agli zii così come di quello che sta avvenendo a lui stesso: mai avrebbe pensato di finire in carcere». Gatti, che al momento si trova in cella di isolamento, «ha manifestato dispiacere, per non dire disperazione per la sorte dei suoi congiunti». All’avvocato non ha avanzato alcuna richiesta. Per fargli avere abiti di ricambio il legale sta cercando qualche parente, forse uno zio vive nel Bresciano. Quanto all’udienza di domani, Broli ha dichiarato che la difesa valuterà se mantenere la linea fin qui adottata e che si opporrà in ogni caso alla convalida. Silenzio assoluto dalla Procura: una conferenza stampa è però annunciata per oggi alle 12. RIS SU DUE FRONTI. Oggi riprendono le ricerche, su due fronti. I Ris, assieme a Corpo forestale e Soccorso alpino, risaliranno alle 7 al passo del Vivione, alla ricerca delle membra mancanti e di nuovi indizi sul luogo del rinvenimento. Ma, la Scientifica tornerà ancora nell’appartamento al «13» di via Ugolini. Quello del Gatti. Gianluca Gallinari