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 2005  agosto 14 Domenica calendario

Delitto di Brescia 14/08/2005

Due settimane e non una certezza. Giornale di Brescia 14/08/2005. Due settimane e non una sola certezza. Tante ipotesi al vaglio, e un rompicapo che non pare offrire alcun appiglio agli inquirenti. Aldo Donegani, 77 anni, e Luisa De Leo, 61, sembrano volatilizzati. Spariti nel nulla. Non passa giorno senza che, nel quadro già oscuro della vicenda, si innestino nuovi misteri: il giallo delle pistole prima, poi sfumato, quindi quello delle valigie che mancherebbero, assieme a parte degli indumenti. E frattanto gli inquirenti tornano a far domande al nipote della coppia sparita, Guglielmo Gatti. Per ore. FUGA O VACANZA. Se l’assenza delle valigie - o di una di esse - fosse vera, potrebbe prendere corpo l’ipotesi della vacanza. O di una «fuga», sull’onda magari di quella battuta: «Pensa se andassimo lontano senza dire nulla, chissà i giornali...». Difficile, però. Gli inquirenti non sembrano sapere con esattezza cosa ci fosse negli armadi prima della scomparsa. Quante valigie, quanti abiti. Chi conosce con esattezza il guardaroba di un parente, o peggio ancora, di un amico? Poche insomma anche le indicazioni che possono venire da chi conosceva la coppia. Senza contare che ci sono altri pesanti elementi che porterebbero ad escludere l’allontanamento per una vacanza improvvisata. Il frigo è pieno di yogurt, deperibile. Le spese fatte al mattino di sabato 30 luglio sono le solite, non quelle di chi sta per partire. E ancora: perchè l’auto, quella con cui abitualmente marito e moglie andavano al mare, resta in garage, le chiavi nel quadro, il motore spento? Non sarebbe stato più comodo per i due Donegani, se «armati» di bagagli, montare in macchina per allontanarsi? E pure: c’è l’appuntamento per il lunedì al nipote appuntato, che sale appositamente dalle Marche, c’è il turno all’oratorio, c’è l’incontro fissato con l’amico Ferruccio. Ma gli inquirenti - l’ha ribadito il Procuratore Giancarlo Tarquini - non scartano nessuna ipotesi. Non quella della vacanza non preannunciata - cui gli amici della coppia però non credono affatto - nè tantomeno quella della «fuga», per chissà quali motivi. A suffragarle c’è davvero poco: oltre alla presunta assenza delle valigie, quella delle carte d’identità, che però i due avrebbero potuto portare con sè, al solito, nel portafogli o in borsetta, per una passeggiata o due spese. PROBLEMI DI SALUTE? Qualcuno racconta: «Recentemente avevo chiesto alla signora Luisa come stesse Aldo. La risposta mi lasciò perplesso: "Non molto bene". Poi si allontanò». E c’è chi assicura di aver incrociato il signor Aldo all’uscita dal medico. Con un viso tirato, mesto come non mai. Che l’esito di un esame clinico abbia spinto l’uomo e la moglie a scelte improvvise? Un’ipotesi nella miriade. Come tutte da verificare. SEI ORE DI DOMANDE. Intanto come detto, i carabinieri lavorano. L’altra sera hanno sentito per l’ennesima volta il nipote della coppia di via Ugolini. Sei ore di interrogatorio, dalle 18 all’una meno dieci, quando Guglielmo Gatti ha lasciato la caserma di piazza Tebaldo Brusato. Un faccia a faccia con gli inquirenti dettato dalla necessità di verificare alcune informazioni dopo il vertice dell’altroieri tra militari e magistrati. LA VIA SEBINA. Resta da vagliare l’ipotesi «sebina»: quella cioè di una gita al lago d’Iseo finita male. Con un incidente o peggio. Un’escursione in treno (due i convogli per Provaglio e Iseo, alle 14.20 e alle 16.30) e poi una misteriosa sparizione, ma in terra sebina. La pista «iseana» sembra compatibile, ma le ricerche non sarebbero estese al lago. IN BUS. Sarebbe interessante, al riguardo, verificare se i due coniugi abbiano preso un bus della linea 2 di Brescia Trasporti per la Stazione: se i Donegani fossero stati in possesso di abbonamento con tessera «Omnibus» (nominale), il sistema di rilevazione «contactless» dovrebbe aver registrato la loro salita. E una ricerca - secondo gli addetti ai lavori complessa ma possibile - potrebbe consentire di rinvenire loro tracce. TREGUA. Nuova tregua ieri in via Ugolini: nulla si è mosso nel corso della giornata, mentre l’attività è parsa frenetica come ormai da giorni al Comando provinciale dell’Arma. Gli uomini del Reparto operativo hanno fatto il punto. Sospese invece le ricerche di Forestale e volontari: l’area in cui si presumeva potessero trovarsi i Donegani è stata perlustrata senza esito. Ora si attendono elementi più precisi prima di avviarne di nuove. E dopo ormai 15 giorni, alla vigilia di Ferragosto, il giallo resta privo di soluzione. Gianluca Gallinari