Giornale di Brescia 07/08/2005, pag.7, 7 agosto 2005
Delitto di Brescia 07/08/2005 - 4
Giallo nel giallo: la casa all’Aprica. Giornale di Brescia 07/08/2005. Una cascina, una casetta, una baita tra i verdi pendii delle montagne che si levano proprio al confine della provincia di Brescia, laddove inizia quella limitrofa di Sondrio. quella che Guglielmo Gatti, il 41enne nipote dei coniugi scomparsi, possiede all’Aprica. Ieri, per l’intera giornata, negli ambienti investigativi è circolata voce dei controlli che gli uomini dell’Arma avrebbero effettuato nella zona per appurare l’eventuale presenza di elementi utili alle indagini. Tra le ipotesi, è circolata anche quella di una possibilità, che i controlli sviluppati nel corso della giornata sembrano aver definitivamente fugato: ossia che i due coniugi potessero essere saliti anticipatamente in quella cascina in cui avrebbero dovuto comunque recarsi martedì scorso, assieme a Luciano De Leo, il nipote appuntato dei carabinieri giunto appositamente dalle Marche, dove vive, assieme alla moglie e al figlioletto. Una breve vacanza - la licenza del giovane appuntato starebbe peraltro per terminare - per rilassarsi in mezzo alla natura della Valcamonica e della Valtellina, ovviamente saltata. Che i due coniugi avessero deciso di salire per preparare la cascina ad accogliere i parenti nel primo pomeriggio di sabato? Forse. E poi magari una stufetta che funziona male nella notte e l’intossicazione. No, niente di tutto ciò. Agli inquirenti non va di scartare neppure un’ipotesi molto più rosea: i due saliti per una vacanza, immemori dell’appuntamento con il nipote, non comprano giornali e non guardano la tv, restando così all’oscuro del mistero che aleggia attorno alla loro scomparsa. No. Da escludere, perchè uomini del Comando provinciale di Brescia avrebbero ieri preso contatti con i colleghi di Sondrio per effettuare accertamenti alla casetta, che il nipote avrebbe prestato più volte agli zii, non sarebbe stato trovato nulla e nessuno. Le indagini dei carabinieri, insomma, non si esauriscono nel Bresciano. Anzi, si allargano a macchia d’olio.