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 2005  agosto 07 Domenica calendario

Delitto di Brescia 07/08/2005 - 2

Si svuota il laghetto della Fantasina: senza esito. Giornale di Brescia 07/08/2005. Una lunga strada bianca e sterrata, che dal dosso della Fantasina porta dritto dritto al Santellone della Badia. Una serpentina che si sviluppa attraverso il bosco, fiancheggiata da qualche abitazione, da diversi vigneti e da una fitta vegetazione, con rovi che si aggrappano gli uni agli altri lasciando solo lo spazio a due lunghi fossati in cui scorre l’acqua. E in fondo il laghetto, detto della Fantasina, un pantano di circa 25 metri di lunghezza per otto di larghezza, un acquitrino verde e melmoso che galleggia ad un’altezza di 50-60 centimetri dal fondo, che al centro raggiunge una profondità massima di un metro. quella la zona in cui spesso i coniugi si addentravano per le loro passeggiate nel verde. Ed è da lì che riprendono i lavori degli inquirenti nel corso della prima mattinata di ieri, dopo la notte di attività frenetiche che non ha per ora dato esiti. Proprio su quel grosso stagno, seminascosto dagli alberi, si concentrano infatti le ricerche degli uomini dell’Arma, cui si uniscono uomini e mezzi dei Vigili del fuoco. Già, perchè nell’arco di diverse ore di lavoro, quel laghetto viene completamente svuotato e rovistato da cima a fondo. Un approfondimento d’indagine che gli inquirenti dispongono scrupolosamente, anche se dubitano di rinvenire alcun elemento utile per dare una soluzione al giallo: la scomparsa dei coniugi Donegani. Certo, in queste circostanze, nulla può essere lasciato al caso, nulla può sfuggire ad una verifica. Cosa si cerca? Tutto e niente. Indizi, un oggetto buttato perchè se ne perdano le tracce o caduto accidentalmente che possa testimoniare un passaggio, e da ultimo i corpi dei due anziani secondo un’ipotesi che è certo la più tragica, quella del decesso. Così, sono le 10 quando le squadre dei Vigili del fuoco arrivano coi Defender con un grosso camion che trascina una pompa idrovora. Accanto a loro si affianca il trattore di un agricoltore della zona che dispone di un’altra apparecchiatura in grado di contribuire all’opera di svuotamento della sacca melmosa. Sul terreno del campo che circonda da un lato il pantano - avvolto dall’altro dalle piante e perimetrato dalla stradicciola bianca - vengono montate le tubature e srotolate le manichette lunghe 70 metri che servono a liberare l’acqua del laghetto rilasciandola nei canali irrigui che più a monte sfilano accanto a un campo di granoturco. L’acqua esce a getti, il livello del pantano si abbassa a poco a poco, la melma verdastra si fa più densa e l’odore più pesante: eppure niente. Alla fine, quando ormai è pomeriggio inoltrato, i motori dei generatori si fermano, senza che nulla di importante sia tornato alla luce. Ma contemporaneamente, su quel groviglio di strade e stradicciole, percorse da ciclisti, amanti del jogging e delle passeggiate in mezzo al verde che portano al laghetto, si apre un altro fronte di indagine: i carabinieri, guidati dal tenente Andrea Poletto, le battono nuovamente con i fuoristrada. Ma non sono soli. Perchè con loro ci sono anche le unità cinofile della Protezione Civile. Uomini e cani del Gruppo Leonessa si avventurano sui pendii e negli anfratti, in tutte le aree agibili. Fanny, Cindy e Brigitte, tre splendidi labrador color miele, hanno annusato gli indumenti della coppia scomparsa e guidati dai loro padroni si spingono nella boscaglia setacciando con il loro fiuto tutta l’area. Allo stesso modo hanno operato l’altra sera, sui Campiani, sempre alla ricerca dei due anziani scomparsi. Ma tutti gli sforzi sono purtroppo inutili. Sul posto, a metà pomeriggio, arrivano anche Giuseppe De Leo, il fratello di Luisa, e la figlia. Un sopralluogo veloce: i due si allontanano subito, seguiti dai cronisti. La tensione è alle stelle, i due sono comprensibilmente scossi e si allontanano rapidamente in auto. A sera, anche alla Fantasina, tutto torna silente. Senza che il buio fitto si sia squarciato. Gianluca Gallinari