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 2005  agosto 07 Domenica calendario

Delitto di Brescia 07/08/2005 - 1

Coniugi scomparsi, cresce l’ansia in attesa di una svolta. Giornale di Brescia 07/08/2005. Interrogatori a raffica per Guglielmo Gatti, il nipote dei due coniugi scomparsi. L’ultimo, di oltre cinque ore, fino a notte fonda. Nuovi sopralluoghi. Un frenetico via vai tra Procura e Comando provinciale dei Carabinieri. Poi i magistrati e gli inquirenti dell’Arma che piombano in via Ugolini, e varcano la soglia di quella villetta da cui hanno preso avvio l’altroieri le ricerche. Sono gli ingredienti di una giornata, quella di ieri, contrassegnata ancora dal colore giallo. Quello del mistero, quello fitto che aleggia attorno alla scomparsa dei due anziani coniugi, Aldo Donegani, 77 anni, e Luisa De Leo, 61, che mancano dalla loro casa, a S. Anna, da ormai otto giorni. Troppi, senza una giustificazione o una telefonata: e nessuno pare ora più disposto a credere che i due si siano assentati spontaneamente. Il dramma insomma, in qualsiasi sua declinazione, pare davvero impossibile da escludere. Gli investigatori, guidati dal maggiore Marco Riscaldati e coordinati dai pm Claudia Moregola e Paola Reggiani, per l’intera giornata hanno lavorato sodo: la sensazione è che stiano premendo l’acceleratore per imprimere alle indagini una svolta rapida. Al centro dell’attenzione degli inquirenti è ora Guglielmo Gatti, 41 anni, il nipote della coppia, che ha formalmente firmato la denuncia relativa alla loro scomparsa. Secondo gli inquirenti, è un «testimone prezioso»: è il parente più vicino ai due coniugi, vive nell’abitazione sopra di loro e perciò dalla sua bocca si attendono parole utili a dare risposte ai molti interrogativi. ZERO TRACCE. La notte tra venerdì e sabato è trascorsa tutt’altro che serena in via Ugolini. Già, perchè i Cc sono stati fino all’una all’interno della villetta, passandola al setaccio con l’ausilio di tutti i ritrovati tecnologici in dotazione alla Scientifica dell’Arma. Eppure, almeno per il momento, pare che neppure il Luminol (un reagente chimico che evidenzia alla luce di speciali lampade azzurrate la presenza di tracce di sangue anche lavato) e il Crimescope (un apparecchio che rivela eventuali residui di tessuto organico) abbiano fornito agli investigatori alcun elemento utile. Il riserbo però è massimo. Oltre al rinvenimento del cellulare della coppia, c’è solo il ritrovamento della macchina fotografica che Aldo Donegani e Luisa De Leo avevano portato con loro al mare il luglio scorso a rafforzare la tesi che esclude una vacanza imprevista. Del resto, piuttosto fragile, per molti aspetti. DALL’ALBA. La giornata di ieri è stata lunga e movimentata. iniziata presto per gli abitanti della popolosa via del quartiere S. Anna. Sono, infatti, le otto quando Guglielmo Gatti, 41 anni, dopo aver trascorso la notte nella villetta, esce di casa. Si siede sulla panchina all’angolo della via Ugolini e cortesemente allontana i cronisti che già affollano la strada: «Gli inquirenti mi hanno vietato di rilasciare interviste e di parlare con la stampa». Dopo qualche minuto risale nella sua abitazione, dove poco dopo lo raggiungono i carabinieri per fargli firmare alcune carte. Gatti esce poi nuovamente dall’abitazione attorno alle 11, per fare delle spese, con la sua Punto di colore blu che preleva dal garage. Torna attorno alle 14. Poco dopo arrivano i carabinieri. L’uomo sale in auto con loro e viene nuovamente accompagnato al comando di Piazza Tebaldo Brusato e sentito dagli uomini dell’Arma. Per la terza volta in due giorni. I Cc sono in cerca di risposte e la pressione sale. IN PROCURA. Uomini e mezzi dei carabinieri fanno la spola tra via Ugolini, il Comando provinciale e piazza S. Alessandro, sede del Tribunale e della Procura. I magistrati sono al lavoro, coordinano l’attività che si fa più intensa di ora in ora. Poi, dalla Procura esce un’auto che fila dritta fino alla villetta di via Ugolini. Sono le 16.15. I due sostituti procuratori che hanno in carico il fascicolo relativo alla scomparsa dei due anziani coniugi effettuano un sopralluogo: salgono assieme agli ufficiali dell’Arma. La via nel frattempo si affolla: auto dei carabinieri, telecamere e mezzi della stampa, che sono poi fatte allontanare con la chiusura di un tratto di strada. Il perchè si chiarisce pochi istanti dopo. IN CASERMA. Gli inquirenti ridiscendono infatti in strada. I militari del Reparto operativo montano in auto, con loro ci sono anche i due magistrati. Dal garage della villetta risale l’auto di Guglielmo Gatti. Al volante c’è proprio il nipote dei due scomparsi. Accanto a lui monta un ufficiale dell’Arma e il convoglio fila via in una manciata di istanti, diretto nuovamente al Comando provinciale dell’Arma, in centro città. Lì restano tutti asserragliati, fino a notte fonda. E il nipote viene sentito ancora per ore dagli inquirenti.  la quarta volta in due giorni. Passata la mezzanotte non ha ancora fatto ritorno a casa. Gianluca Gallinari