Giornale di Brescia 06/08/2005, pag.6 Gianluca Gallinari, 6 agosto 2005
Delitto di Brescia 06/08/2005 - 2
Vicini e conoscenti attendono increduli. Giornale di Brescia 06/08/2005. L’ultimo avvistamento certo risale alle 10 del mattino di sabato: li vede il panettiere, li ricorda perfettamente il macellaio, da cui i due - sposatisi dopo che l’uomo aveva perso 20 anni fa la prima moglie - si sono recati sabato mattina per fare i soliti acquisti: «Del prosciutto, nulla di eccezionale. E mi dissero che la settimana entrante avrebbero ricevuto dei parenti». Ma c’è anche la telefonata che il nipote Luciano fa agli zii per gli ultimi accordi prima della visita: il sabato i due coniugi lo salutano al telefono con assoluta tranquillità e gli danno appuntamento a Brescia, 48 ore dopo. Che la coppia non avesse alcun progetto circa eventuali viaggi, è confermato invece da altri testimoni. L’amico Agostino, che abita poche vie più in là e con cui i due sono stati a ballare venerdì sera ricorda: «Ci siamo lasciati qui a mezzanotte - dice indicando l’angolo della strada - come sempre, hanno fatto ritorno a casa allegri». Ma a sentire forse più di tutti gli amici l’assenza della coppia è il signor Ferruccio, che nelle ore in cui vive un grave lutto familiare, sente la mancanza del conforto che la coppia di amici gli era solita garantire: «Ci vedevamo tutti i giorni, loro passavano di qui, siamo sempre andati in ferie insieme, tranne quest’anno perchè la mia gamba, operata da poco, mi ha imposto di andare in montagna. Ma loro avevano anche la premura di farmi la spesa e darmi una mano quando avevo qualche necessità. Pensi che quel cellulare - quel 334... della coppia, a lungo cercato e poi trovato riposto in un cassetto dell’abitazione - glielo ho regalato io per Natale. E ora vede, sono qui che attendo una telefonata, eppure niente. Non è mai successo nulla di simile: mi avrebbero di certo avvisato prima o chiamato dopo una improvvisa partenza. Sa, lui ha lavorato a lungo in Francia. Magari potevano essere andati là. O, più vicino in Franciacorta, dove hanno altri amici. Però adesso è passato troppo tempo». I vicini sono tutti in apprensione. Ripercorrono incontrandosi nella via le ultime volte che hanno notato i signori in giardino. Il segretario dell’oratorio passa, e mostra la tabella dei turni al bar: la signora Luisa avrebbe dovuto essere presente giovedì, e invece niente. «Una coppia come non ce n’erano altre» dice una vicina. «Lei una donna molto esuberante, vivacissima, che teneva viva la via, qui manca molto». Lui è descritto un po’ più taciturno. «Magari protestava se qualche macchina era parcheggiata male» dicono altri. Soldi? «Non da giustificare un rapimento o rapina». Saranno poi gli accertamenti - forse disposti oggi - a stabilire se sul conto corrente dei due vi siano ammanchi. Gianluca Gallinari