Gianni Clerici, ཿla Repubblica 23/8/2005;, 23 agosto 2005
Il fatto che Maria Sharapova abbia raggiunto il primo posto della classifica mondiale del tennis rinforza i dubbi di quanti pensano che il sistema dei punteggi non funzioni
Il fatto che Maria Sharapova abbia raggiunto il primo posto della classifica mondiale del tennis rinforza i dubbi di quanti pensano che il sistema dei punteggi non funzioni. Gianni Clerici: «Ha vinto dunque un grande torneo, la bellissima Maria? No. Ha messo assieme una straordinaria annata? Ancora no. Nell´anno del signore 2005, Maria si è segnalata per la straordinaria salute, che ha consentito alle tettine di espandersi nell’elegantissimo abituccio, mentre le avversarie lamentavano una serie degna della mutua, Serena col male al pancino, Clijsters con il polso distorto, Henin tra le mani del Dottor Freud, e via così». La Davenport, spodestata dalla Sharapova soprattutto perchè infortunata, «aveva raggiunto il n. 1 nell’ottobre dell’anno passato, senza entrare in nessunissima finale degli Slam, ma spigolando vittorie in sette tornei. Nel ricordare che anche Masha si è ritirata recentemente nei quarti di Los Angeles per una leggera bua, si può dunque affermare che, con le classifiche computer, vince chi si ritira di più. un paradosso, certo, ma dal giorno dell’applicazione della macchinetta al nostro amato gioco, 1975 (gli uomini c’erano arrivati due anni avanti) le classifiche son diventate meno sincere che ai tempi in cui venivano stilate da esseri umani, esperti di simili faccende. Aveva, negli Anni Trenta, iniziato l’inglese Wallys Myers, seguito da John Ollif, per arrivare a Lance Tingay e, infine, a Rino Tommasi, che per questa sua specializzazione ha vinto ben due Oscar Atp».