Varie, 22 agosto 2005
FACCI
FACCI Filippo Monza 11 maggio 1967. Giornalista. Dal 2009 a Libero. Iniziò la carriera sparando sui tangentari dalle colonne di ”Repubblica” e ”Unità”, passò all’"Avanti!” alla vigilia di Mani Pulite, poi scrivere libri contro Di Pietro, poi collaboratore del ”Giornale” e al ”Foglio” • «[...] ”Il tuo problema è che sei troppo sincero”, mi disse Giuliano Ferrara prima che ci scannassimo (urla e insulti al telefono) per via di un comportamento, suo, che a mio dire aveva oltrepassato ogni limite della mia dignità [...] Maurizio Costanzo: il giorno in cui doveste vedermi al suo show, per cortesia, prendetemi a ceffoni. Personaggi come Giampiero Mughini o Pierluigi Diaco o Fabrizio Rondolino: ecco altri esempio del limite che m’impongo. [...] m’invitarono a una riunione ristretta alla presenza di Berlusconi, tempo fa, e parlai per primo. Dissi la mia. Non m’invitarono più. [...] Non so quanti 34enni possono essersi sentiti dire da Silvio Berlusconi, per telefono: ”Facci, ma lei perché non mi chiama mai?”. Non so quanti altri giornalisti Mediaset abbiano condiviso compagnie tardoadolescenziali con Piersilvio Berlusconi e non abbiano neppure avuto l’ardire, ora che è il capo, di fargli una telefonata. il mio limite. Visto di spalle, forse, è il limite di un cretino. Visto di fronte, forse, è un’altra cosa. Tendo a specchiarmi di fronte» (’Sette” n. 9/2002).