la Repubblica 17/8/2005, 17 agosto 2005
"Il ruolo era talmente naturale per me che non ho nemmeno pensato di offrirlo a un altro attore. Non mi piace troppo recitare
"Il ruolo era talmente naturale per me che non ho nemmeno pensato di offrirlo a un altro attore. Non mi piace troppo recitare. Anzi, è un po’ una seccatura, perché implica che devo radermi tutte le mattine, mettermi vestiti che non sono miei, farmi truccare, essere spiritoso davanti alla macchina da presa o almeno provarci... Non è divertente. Mi è capitato spesso di finire con l’interpretare dei ruoli solo perché non avevo trovato la persona adatta, o perché la persona adatta non era disponibile in quel momento. In molti casi Dustin Hoffman lo avrebbe fatto molto meglio di me. In Harri a pezzi, per esempio, avevo pensato a lui, e avevo pensato anche a Dennis Hopper e a Elliot Gould. Anche ne La maledizione dello scorpione di Giava non riuscivo a trovare il protagonista che cercavo, e dovetti farlo io. In entrambi i casi e in molti altri mi sarei considerato fortunato se avessi potuto contare su un altro attore" (Woody Allen a Lourdes Gomez di El Pais)