Massimo Gramellini, ཿLa Stampa 19/8/2005;, 19 agosto 2005
Uno splendido programma del Comune di Torino (centrosinistra) splendidamente finanziato dal ministero del Welfare(leghista) prevede che si diano soldi ai genitori dei giovani spacciatori romeni e marocchini operanti in città, affinché accettino di riprendersi in patria la prole
Uno splendido programma del Comune di Torino (centrosinistra) splendidamente finanziato dal ministero del Welfare(leghista) prevede che si diano soldi ai genitori dei giovani spacciatori romeni e marocchini operanti in città, affinché accettino di riprendersi in patria la prole. Non si tratta del pagamento di un riscatto, naturalmente. I soldi del contribuente italiano vanno a finanziare un’impresa economica familiare. Prendiamo il caso del piccolo ”pusher” appena rispedito in Marocco insieme all’assegno che permetterà al suo papà di comprare montoni nuovi per il gregge. Ecco un esempio di elemosina intelligente: ai poveri non si regala cibo, ma il modo per procurarselo. Peccato si sia venuto a sapere che quel padre i montoni li possedeva già. Se non li ha più è perché li ha venduti. E li ha venduti proprio per pagare la trasferta torinese del pupo spacciatore, nella speranza fondata che le sue gambe leste (a scappare dalla polizia) rendessero più di quelle dei montoni. Ora noi restituiamo a quel genitore modello ciò che egli aveva già liberamente ceduto per investire in attività più redditizie. Se davvero volessimo andare incontro ai suoi progetti, come prescrive il manuale del perfetto perbenista, allora bisognerebbe comprargli quel che effettivamente desidera: non montoni, ma ”roba” di prima qualità da spacciare nel Paese dei gonzi travestiti da mecenati (con i soldi di tutti). Confidiamo si terrà conto del suggerimento fin dal prossimo e non meno splendido programma.