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 2005  agosto 18 Giovedì calendario

RIHANNA

(Robyn Rihanna Fenty) Saint Michael (Barbados) 20 febbraio 1988. Cantante • «[...] Le è bastata una canzone per arrivare in cima alle classifiche americane: Pon De Replay (che tradotto dallo slang di Barbados, la sua isola d’origine, vuol dire ”play the song again”, suonala di nuovo). [...] Tenace e ostinata, la sirenetta nera ha occhi color smeraldo e curve mozzafiato. Ha cancellato ogni traccia di accento caraibico. ”Ho imparato da Joss Stone, quando canta nessuno direbbe che viene dall’Inghilterra”. golosa di cioccolata, le piace ballare (’Non esco dalle discoteche prima dell’alba”) ama i vestiti di Roberto Cavalli. ”Ho la musica nel Dna”, è il suo slogan. [...] ha messo piede per la prima volta a New York solo nel gennaio 2005; prima di allora la sua era sempre stata una ”simple life”. cresciuta nel quartiere di St. Michael: papà bajan (da Barbados) e mamma della Guyana. ”Frequentavo il liceo e andavo in spiaggia, nient’altro. Tutt’al più cantavo sotto la doccia o davanti allo specchio. I miei vicini si lamentavano perché, dicevano, urlavo troppo”, ha raccontato lei che è stata scoperta nell’isola caraibica da Evan Rogers che con Carl Sturken ha creato canzoni per Christina Aguilera e Kelly Clarkson. La coppia ha preso sotto la sua ala protettiva Rihanna per farne una star. una pratica usuale in Inghilterra e in America: dietro i nomi di Xenomania, Matrix, The Location/A-Side, Cathy Dennis e James Bourne si nascondono fabbriche di successi che compongono in maniera scientifica hit da classifica [...] Rihanna sa di essere una ragazza destinata al successo: ”Mi manca Barbados, il mare, i miei fratellini, ma se non avessi incontrato Evan e Carl sarei rimasta a sognare. In America ho uno scopo da portare avanti: diventare la migliore”. [...] un altro incontro decisivo, con Shawn ”Jay-Z” Carter, presidente della Def Jam Recordings. ”Tremavo mentre aspettavo di entrare nel suo ufficio – ha ricordato Rihanna ”. Non avevo mai visto una celebrità da vicino. Contavo fino a dieci, espiravo e inspiravo, poi gli ho stretto la mano ed è cambiato tutto”. E quando le chiedono se non ha paura di essere un’interprete buona soltanto per un successo estivo lei ricorda l’ammonimento del suo mentore: ”Metto sotto contratto gli artisti, non una sola canzone”. Jay-Z è uno dei suoi più potenti alleati. Lui, mogul dell’hip hop che ha già fatto la fortuna della statuaria fidanzata Beyoncé, si fa vedere spesso al fianco di Rihanna. [...] Niente di personale, per carità (’ come un fratello maggiore e poi mi ha fatto conoscere Beyoncé, il mio idolo”) [...] ”[...] La mia musica unisce ritmi come reggae e dancehall al rhythm and blues e al rap.
Non voglio essere un piccione intrappolato nella gabbia della dance, posso anche cantare [...] Le mie non sono canzoni autobiografiche, ho molta fantasia [...] Niente bugie: quando la gente mi ascolta cantare pensa che io sia più vecchia” [...]» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 18/8/2005).