Corriere della Sera 15/08/2005, pag.23 Sergio Romano, 15 agosto 2005
L’infallibilità. Corriere della Sera 15/08/2005. Caro Romano, nel suo intervento su Giuseppe Ricciardi e Pio IX ( Corriere, 2 agosto) si legge che durante il Concilio Vaticano del 1869-70 venne proclamata «l’infallibilità del Papa», senza precisare, come hanno fatto altri, che tale dogma si riferisce soltanto a materie di «religione»
L’infallibilità. Corriere della Sera 15/08/2005. Caro Romano, nel suo intervento su Giuseppe Ricciardi e Pio IX ( Corriere, 2 agosto) si legge che durante il Concilio Vaticano del 1869-70 venne proclamata «l’infallibilità del Papa», senza precisare, come hanno fatto altri, che tale dogma si riferisce soltanto a materie di «religione». Sarebbe interessante sapere se questa limitazione era già presente nel documento conclusivo del Concilio, oppure se è stata inserita in qualche documento successivo. Vincenzo Chiulli vchiulli@tiscali.it • Il dogma dell’infallibilità papale è contenuto nella costituzione dogmatica della Chiesa «Pastor Aeternus» approvata dal Concilio Vaticano il 18 luglio 1870. La costituzione si compone di quattro capitoli in cui viene affermato il primato del successore di Pietro su tutta la Chiesa e termina con queste parole: «Perciò Noi (...) proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa. Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: sia anatema». Sergio Romano