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 2005  agosto 03 Mercoledì calendario

Mr Krishnan, il povero milionario che ha comprato un’intera città. Corriere della Sera 03/08/2005

Mr Krishnan, il povero milionario che ha comprato un’intera città. Corriere della Sera 03/08/2005. New York. Che follia, una città fantasma in Canada, l’ultima frontiera dell’investimento immobiliare. Una ghost town modello, però, ben tenuta, con la scuola, il porto dove nuotano le foche, 300 abitazioni e il pub con vista sulla miniera abbandonata. Kitsault, 800 chilometri a nord di Vancouver tra i monti e l’oceano, è rimasta sul mercato quattro mesi. Prezzo di partenza 7 milioni di dollari, meno di una villa a Malibu. L’ha appena comprata uno sparagnino miliardario indoamericano della Virginia, settore farmaceutico. Non un piccolo Gates, o uno smargiasso alla Donald Trump. Il padrone di Kitsault è un emigrato scapolo e filantropo di 56 anni, senza figli, senza macchina, che di solito si nutre a insalata e hamburger. Ora Krishnan Suthanthiran possiede una piccola città. S’è comprato Kitsault senza vederla, per 5,7 milioni di dollari, 4 milioni e mezzo di euro. Comprato il porto, la clinica, il Maple Leaf Pub, il centro benessere su uno dei sette torrenti dove saltano i salmoni. Comprate le 90 villette con il pratino, le strade con gli alberi di mele frequentate, negli ultimi ventidue anni, solo da una famiglia residente di volpi, da qualche grizzly di passaggio. Oltre che da Jim e Maggie, marito e moglie sessantacinquenni, custodi della città morta. «D’inverno qui è un po’ isolato – ha detto Jim al Washington Post ”. C’è un sacco di neve». Si può anche immaginarlo, Jim, con gli occhi di Jack Nicholson in Shining che trascina la scure tra le case di Kitsault inseguendo la moglie. Si può ma non è il caso: «In questo periodo abbiamo giocato molto carte. E Maggie ha lavorato a maglia ». I custodi di Kitsault non avranno più tempo per impazzire nel loro labirinto innevato. La città morta torna in vita. Il pub della Foglia di Acero non cambierà nome. Cosa ci fa, di una città fantasma, un miliardario partito dall’India a 17 anni, laureato in ingegneria in Canada, titolare della Best Medical International, uno che lavora sette giorni su sette e non ha hobby? Uno sì: Las Vegas. Gioco? Letti a forma di cuore? No. Il morigerato mister Krishnan possiede una casa di due stanze nella Città del Peccato solo perché gli piace l’idea di un posto inventato dal nulla e cresciuto a tavolino. L’America è vuota abbastanza per chi vuol fondare una città. Nelle praterie del Sud Dakota, per dire, il «pioniere» non udente Marvin Miller progetta Laurent, il primo posto al mondo fatto su misura per chi non sente. Il dibattito è in corso: oasi o ghetto? Marvin ha una lista di 125 famiglie pronte a trasferirsi. Anche per la città fantasma c’è una lista. «Migliaia di medici si farebbero una settimana di relax da quelle parti – ha raccontato mister Krishnan al Washington Post ”. Si può fare eliski, pescare, fare escursioni tra le aquile». Oddio, un resort verde per dentisti in fuga? Calma. Krishnan, che finanzia progetti filantropici per l’infanzia, promette che Kitsault sarà speciale. Ha molte idee: una colonia per artisti poveri, un centro per ricchi convegni scientifici, un posto tranquillo, niente auto e speculazioni. Gli abitanti di Nisga’a, la comunità di «native» più vicina, l’hanno messo in guardia: «Abbiamo diritti sulla baia, non faccia niente senza il nostro accordo. Lei ha troppi soldi ». Mister Krishnan dice che sarà un umile vicino. Si comporterà meglio di quanto abbia fatto con gli ultimi abitanti la compagnia Amax, quando alla fine degli anni ’70 rivitalizzò una vecchia miniera costruendole accanto un villaggio modello per 1200 minatori e famiglie. Presto, quando il prezzo del molibdeno crollò da 15 a 3 dollari, Amax chiuse miniera e paese. La gente se ne andò lasciando le chiavi nelle toppe, l’acqua nella piscina. Kitsault rimase agli orsi, alle foche. E ai placidi guardiani Jim e Maggie. In fondo non era male l’idea di un posto così, semi abbandonato ma sempre presente nelle previsioni meteo online: ieri c’erano 15 gradi e una leggera pioggia. Krishnan Suthanthiran Michele Farina