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 2005  agosto 14 Domenica calendario

Candid Camera. La Repubblica 14/08/2005. Il programma più visto dell´estate tv si chiama Paperissima e si articola in due momenti ben distinti

Candid Camera. La Repubblica 14/08/2005. Il programma più visto dell´estate tv si chiama Paperissima e si articola in due momenti ben distinti. Nel primo si vede, per esempio, un filmato in cui un bimbo con un trattore giocattolo finisce contro un albero, nel secondo un uomo con un trattore vero finisce contro un albero. Il telespettatore ride in entrambi i casi (i bambini, soprattutto) ma solo in uno dei due la telecamera al momento dell´impatto ha un sobbalzo, l´immagine svaria da destra a sinistra, l´operatore insomma è sorpreso, e magari - si spera - anche un po´ preoccupato. In questo caso la realtà è davvero tale, ed è approdata per percorsi ormai noti, in tv. Nel secondo caso, la telecamera resta saldissima e quindi è tutto costruito, l´operatore sa quello che sta per accadere (in un solo caso non è così, ovvero quando l´operatore è felice, per motivi suoi, dello schianto del conoscente, ma in quel caso la telecamera si sposterebbe comunque per via del sussulto di gioia). Quest´ultima è candid camera, artefatta, ormai dilagante (i filmati di Paperissima con telecamera ferma sono la stragrande maggioranza). Il mercato della tv mondiale, che chiede a gran voce filmati del genere, ha imposto le sue regole. In un recente filmato, a milioni si sono divertiti a vedere due bimbi che prendevano a litigare, prima si tiravano i capelli, poi hanno iniziato a graffiarsi in faccia, poi a spintonarsi contro i mobili della stanza, poi a tirarsi oggetti pesanti: la telecamera era saldissima, dietro alla medesima o c´era un babbo-manager che aveva allestito il tutto, oppure lo stesso babbo stava pensando che, se usciva anche il sangue, stavolta i cento dollari in palio per il migliore filmato non glieli avrebbe tolti nessuno. Che ne avrebbe pensato il buon Nanni Loy? Chi lo sa. O meglio, si può immaginarlo, a patto di non ritenere i suoi Specchio Segreto e Viaggio in seconda classe come esperimenti naif di telecamera nascosta e poi succeda quello che deve succedere. Ovviamente c´era una scrittura precedente, c´era un´intenzione alla base, c´era una costruzione successiva. C´era la tv, insomma, con il suo strapotere e le sue esigenze già ben delineate e fortissime: Loy ci metteva poi i diversi livelli di lettura a disposizione, per cui il cornetto nel cappuccino altrui, o meglio ancora la finta schiava venduta al mercato romano, potevano divertire o stupire i più, e poi far versare inchiostro agli analisti del comportamento. Il punto è che da allora sono dovuti passare decenni prima di rivedere, da noi, il ritorno della telecamera non conclamata. Ma era già tardi, c´era la tv commerciale in piena espansione, e insomma eravamo già alla lunga, lunghissima fase degenerativa. Con la lezione dei maestri della tv ultrapop americana sottomano, s´intende. Con l´esigenza della tv-maiale, nel senso di quella dove non si butta via niente.  il 1990, a giugno su Canale 5 va in onda in prima serata un curioso esperimento che si chiama appunto Paperissima: dentro c´è tutto il «non visto in tv ma successo in tv», errori e strafalcioni di giornalisti e conduttori, capitomboli e pernacchie dai quattro angoli del mondo, parolacce sfuggite e "bippate" ma intuibilissime, i vip al naturale, o meglio come li immaginate al naturale. Il giorno dopo negli studi non credono ai loro occhi, i dati parlano di nove milioni di telespettatori, un successo torrenziale, direbbero loro, ottenuto a prezzi irrisori, con investimento quasi zero. L´inizio di qualcosa di meraviglioso. La tv commerciale - e solo lei - ha costruito da lì, sulle varianti possibili della telecamera nascosta o comunque spia, un filone che solo oggi va calando, ma appena appena. Il filone ha prodotto la quasi epopea di Scherzi a parte, programma boom fino allo sfinimento attuale. Un genere venduto anche in dvd nei suoi "best of", un genere che all´inizio sembrò quasi puro, nella deflagrazione. Finché qualcuno non si accorse che gli scherzi più clamorosi e thriller ai vip avevano per protagonisti, guarda caso, ottimi attori (memorabile il Leo Gullotta che si ritrova una tigre vera in garage: ovvio che nessuno sarebbe così pazzo da rischiare un simile scherzo per davvero, grande la prova d´attore): finché diventa ovvio e naturale il taroccamento dell´ottanta per cento almeno degli scherzi andati in onda. E il venti per cento restante è quasi sempre quello meno divertente. Il meglio, il vero - come in ogni tv che si rispetti - non è mai andato in onda. Luca Barbareschi si ritrovò chiuso in ascensore con stranissimi compagni di viaggio, capì la situazione, gli girarono i santissimi e iniziò a demolire a mai nude tutto quanto alla ricerca della telecamera nascosta, che saltò fuori: mai visto in tv, mai autorizzato. E quel direttore di giornale invitato a partecipare a un finto talk-show che si ritrovò molestato quasi sessualmente in trasmissione da una finta ospite? Abbozzò, poi reagì e fece per andarsene. Sbucò la responsabile del programma e gli disse: «Su, firmiamo la liberatoria, oggi la firmano tutti e poi sono un sacco di soldi». Quello che lui le rispose è abbastanza noto, ma non si può proprio scrivere. Dell´episodio, va da sé, non si è mai visto nulla. Per i rami, la telecamera nascosta è andata ovunque, cercando sempre più una parvenza di verità. Con la tecnologia che ha ridotto al minimo le dimensioni, la microcamera addosso a inviati spregiudicati ha fatto la fortuna di programmi come Striscia la Notizia e le Iene, ha smascherato centinaia di ciarlatani e truffatori da poco, si è sempre astenuta dai grandi scandali, per ovvi motivi (e comunque oggi il telefono basta e avanza). Ma sempre al servizio delle esigenze tv, quelle che non rendono poi molto dissimile lo scherzo al vip dal serio inviato del telegiornale che raduna prima la folla di una manifestazione e poi fa accendere la telecamera per far sembrare che siano tanti.  chiaro che definire tutto questo "candid camera" richiamandosi allo spirito delle origini non ha molto senso. altro, è televisione. Il genere è stanco e il percorso complicatissimo. Oggi, le vere "candid" sono le webcam nascoste, e non per nulla sta arrivando una legislazione ferrea al proposito in difesa della privacy. Vale quello che si dice dei rapporti tra le persone: se tutti un giorno si mettessero a raccontarsi l´un l´altro la verità, il mondo finirebbe dopo poche ore. Se una vera telecamera autenticamente nascosta ci mostrasse al naturale all´esterno, idem. Oggi la "Real-tv", sui nostri canali, è un programma di Italia 1 che mostra eventi drammatici, sciagure, catastrofi naturali, sparatorie tra banditi e polizia. Effettacci, insomma. I reality-show sono quanto di più costruito e artefatto possibile, di "candid" non c´è più nulla. Si parla di una nuova edizione di Scherzi a parte in allestimento, ma è come un segreto di stato: già ormai se ne accorgono tutti se vengono presi di mira, figuriamoci se si spargesse la notizia che quelli di Mediaset ci stanno lavorando sopra. A Striscia e alle Iene provano i nuovi modelli di microcamera, e via contro nuovi truffatori. Ogni tanto si prende un aereo delle linee straniere, e sui monitor partono delle "candid" con colori anni Settanta, ma girate di recente. Sono ingenue, alcune deliziose, con gente comune, cercano il surreale. Un altro mondo, ci provano ancora, si divertono con poco, direbbe qualcuno. Da noi è diverso, da noi ha vinto la televisione. Antonio Dipollina