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 2005  agosto 17 Mercoledì calendario

FEJT

FEJT François Nagykanisza (Ungheria) 31 agosto 1909, Parigi (Francia) 2 giugno 2008. Storico • «[...] decano della storiografia europea divenuto celebre per i suoi studi sul declino degli imperi [...]» (Daniele Zappalà. ”Avvenire” 6/11/2005). Nel 1931 fu imprigionato per aver partecipato a un gruppo di studio marxista, nel 1939 si trasferì in Francia, nel 1949 ruppe con l’Ungheria comunista. Ha collaborato con vari giornali europei tra i quali ”Il Giornale” di Montanelli e Bettiza. «Mio padre aveva raccolto una grande biblioteca multilinguistica e fra quegli scaffali ho scoperto il Molnar de I ragazzi della via Pal, e il De Amicis di Cuore. Proprio come il mio futuro grande amico e coetaneo Indro Montanelli ho mescolato lacrime di commozione per la morte del soldato Nemecek e del tamburino sardo. Poi c’erano gli altri volumi amati da mio padre, Le vergini delle rocce di D’Annunzio, i racconti di Pirandello e la Divina Commedia sia in originale che tradotta in ungherese. Quella biblioteca la ereditai, ma ando distrutta nel municipio di Nagykanisza durante l’ultima guerra mondiale […] Quando lasciai Buda, nel 1938, come corrispondente da Parigi per un quotidiano socialdemocratico, non sapevo che presto avrei mangiato il pane amaro dell’esilio […] Quando i tedeschi arrivarono a venti chilometri da Parigi, mi decisi a scappare in Bretagna. Speravo che fosse per poco, credevo che avrei ripreso gli studi dove li avevo interrotti: invece era scritto nel destino che non avrei più ritrovato niente. L’appartamento di Place de Vosges si spaventò, vedendo tutti quei libri per lei incomprensibili in tedesco, e prima che arrivassero i nazisti li fece bruciare in blocco» (Dario Fertilio, ”Corriere della Sera” 31/7/2001).