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 2005  agosto 06 Sabato calendario

FIACCOLA

Il business delle torce che i tedofori porteranno in giro per l’Italia alla vigilia delle Olimpiadi di Torino vale fra i 3 e i 4 milioni di euro. Le ha disegnate e le costruirà la Pininfarina Extra che dovrebbe venderle a circa 350 euro l’una (prezzo di quelle di Atene). Ne verranno realizzate dodicimila e di queste 10.001 saranno consegnate ai tedofori, le altre alimenteranno il ricco mercato mondiale dei memorabilia. Non sarà il legno a bruciare, ma il metallo (almeno in apparenza) grazie a un sistema di combustione che garantisce stabilità alla fiamma e non si spegne nemmeno con raffiche di vento a 120 all’ora. Questo ”metallo che brucia” è un mix di tecnopolimeri, rame, alluminio e acciaio. La fiamma è alimentata da una miscela di proprilene-butano contenuta in una bomboletta spray e il gas brucia in una doppia camera di combustione isolata termicamente all’interno della torcia che è lunga 76,5 centimetri e pesa meno di due chili. La fiaccola doveva obbedire a requisiti non indifferenti: non potersi riaccendere, non spegnersi mai nemmeno in condizioni climatiche estreme (vento, pioggia, neve), la fiamma deve avere un’altezza controllata e costante, un colore giallo-arancione, emettere fumo atossico e inodore, avere un’autonomia massima di un quarto d’ora, funzionare sia a livello del mare che a cinquemila metri di quota (a -25°). Soprattutto deve vedersi perfettamente in televisione. Il viaggio della fiaccola, sponsorizzato da Coca Cola e Samsung, comincerà a Roma l’8 dicembre e si concluderà a Torino il 10 febbraio 2006, dopo aver percorso 11 mila chilometri