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 2005  agosto 13 Sabato calendario

SALTO CON L’ASTA. HELSINKI

Sergei Bubka, primatista del mondo dell’asta, ha seguito la gara di Gibilisco (Gibilisco, già campione del mondo, ha malamente perso - ndr). notte. Bubka rientra nell’albergo, e si ferma a parlare al bar. abbastanza furioso. Dice di stimare Gibilisco, ma quello che ha visto non gli è piaciuto: «Non si fa così».
Così come?
«Entrare in uno stadio per sentirsi belli. Per piacersi e compiacersi. Sei un atleta, non un seduttore. Non devi stare lì ad ammirati, ma a gareggiare. Devi avere fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, è provarci per davvero con tutto se stessi».
Gibilisco non l’ha fatto?
«No. Ha sprecato una grande occasione. Quella di riconfermarsi campione del mondo, doveva provarci, non aveva grandi avversari. Deve affondare gli artigli, perché certe situazioni non si ripetono. Il tempo a nostra disposizione non è infinito, ogni occasione va preparata e sfruttata».
Invece?
«Invece mi sembra uno già sazio, appagato».
Vi sentite?
«Sì. Anche perché lo allena Petrov, il mio ex coach».
Gibilisco chiede consigli?
«Più che altro chiede favori: una volta è l’auto, l’altra è la moto. Gli ho procurato dei contratti pubblicitari, ma lui non si accontenta mai. Ogni volta che mi chiama spero sempre sia per avere il numero di un massaggiatore, di un fisioterapista, per cose di sport, invece è sempre per altre faccende».
E allora?
«Allora prima fai l’atleta, gareggi, combatti. Poi chiedi quello che meriti. Non viceversa. E non fai bizze. Petrov, che lo allena, con lui è impazzito. Non è da professionisti comportarsi così. Bisogna saper tenere duro, soprattutto nelle avversità».
E Gibilisco non ne è capace?
«Io rispetto il ragazzo, ma sul campo c’è un comportamento da onorare. Gibilisco due anni fa a Parigi vinse meritatamente, tirò fuori una voglia tremenda. Ma mentre saltava Okkert Britts, il sudafricano, suo avversario, che faceva l´azzurro?»
Aspettava.
«E come? Rannicchiato su se stesso, impaurito, senza avere il coraggio di guardare. Questo io non l’accetto. Se sei un campione non dai le spalle, perché non hai nulla di cui pentirti. E guardi i tuoi avversari a uno a uno, in faccia. Anche se ti stanno strappando la vita. una questione di mentalità».
Non era meglio rimandare la gara dell’asta?
«Il tempo era orribile, a Helsinki lo è sempre. Si vede che pensano agli astisti come tipi duri, o come animali da circo, capaci di far divertire la gente anche sotto al temporale. La gara è stata falsata dal maltempo, inutile chiedere risultati tecnici. L’olandese Blom è stato bravo a profittarne».
Un consiglio a Gibilisco?
«I nuovi sono pronti ad azzannare. La vita non è guardarsi indietro, ma rimboccarsi le maniche e andare avanti»