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 2005  agosto 14 Domenica calendario

Yespica Aida

• Caracas (Venezuela) 15 luglio 1982. Modella • «Sogna di interpretare un ruolo da dura, come la Lara Croft di Angelina Jolie. ”Mi piacciono le donne toste e i film d’azione” [...] si è fatta notare nel reality condotto da Simona Ventura, l’Isola dei Famosi [...] sul set caraibico ha ingaggiato persino una rissa con Antonella Elia (’Sono litigiosa, però lì esageravano”) e ha intrecciato una turbolenta love story con Dj Francesco. [...] ha origini libanesi. I capelli scuri [...] fisico statuario – 90-61-90, le sue misure [...] appare più alta del suo metro e settantasei centimetri. [...] si considera una seduttrice (’Lo sguardo è tutto”). E infatti la lista dei suoi amori è lunghissima, prima di Dj Francesco c’erano Ezio Greggio, il cantante Craig David, il calciatore Pippo Inzaghi. [...] ”[...] I pettegolezzi mi danno fastidio: i giornali mi affibbiano un flirt al giorno. Per loro cambio gli uomini come le mutande”. Dopo l’Isola della Ventura sono arrivati i calendari (’Mi sono serviti per farmi conoscere”), gli inviti televisivi. «Finora è venuto fuori soltanto il mio lato sensuale. Non mi lamento, perché ho ancora da imparare – dice con il suo accento spagnolo ”. Il cinema è il mio vero obiettivo. Anche un programma in tv non sarebbe male. I miei modelli? Ventura e Hunziker, dietro i loro sorrisi si nascondono donne tostissime. Chi non mi piace? Le persone aggressive e volgari”. Il passaggio dalle passerelle e dagli spot pubblicitari, dove ha iniziato la sua carriera, al set non è stato semplice. ”Per sfilare serve il fisico, sei un manichino con indosso dei vestiti. Il tuo cervello non è richiesto. Fare la modella mi è servito ad essere più sicura, a Caracas mi sentivo troppo magra... stato come vivere la favola del brutto anatroccolo [...] Quando mi guardo allo specchio la mattina mi sembra di essere carina. Spesso la mia bellezza suscita invidia nelle altre donne. Però non sono perfetta. Guardi i piedi, porto il quaranta ma sembra un quarantacinque” [...]» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 14/8/2005).