Emanuela Audisio, ཿla Repubblica 10/8/2005;, 10 agosto 2005
Saif Saaeed Shaheen, campione del mondo dei 3000 siepi, non si è pentito di aver tradito il suo Kenya (cambiando pure nome, che era Stephen Cherono) per il Qatar, che in cambio gli ha dato un milione di dollari e un vitalizio di mille euro: «Da noi in Kenya gli atleti muoiono poveri
Saif Saaeed Shaheen, campione del mondo dei 3000 siepi, non si è pentito di aver tradito il suo Kenya (cambiando pure nome, che era Stephen Cherono) per il Qatar, che in cambio gli ha dato un milione di dollari e un vitalizio di mille euro: «Da noi in Kenya gli atleti muoiono poveri. Ci sfruttano, e poi se ne fregano. Non c’è assistenza medica, ognuno deve pagare e arrangiarsi. In Qatar mi trattano bene, mi danno quello che voglio, anche se sono rimasto ad allenarmi a casa mia, perché da loro c’è troppo caldo. Il nostro ministro dello sport minaccia di non far rientrare più nel paese gli atleti che scelgono di correre con un altro passaporto? Mi dispiace per lui, ma non è realistico. Dovevano pensarci prima, la verità è che appena perdi una cosa, la vuoi. Io non ho scelto i soldi, ma la qualità dell’assistenza, un futuro migliore. Mi accusano di non essere stato patriottico, ma la patria bisogna potersela permettere»