Vanity Fair, 11/8/2005, 11 agosto 2005
Io c’ero, Vanity Fair, 11/08/2005 Il primo uomo sulla luna. Gene Kranz era il direttore del controllo di volo della Nasa a Houston il 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong scese dall’Apollo 11 e mosse i primi passi sulla superficie della Luna
Io c’ero, Vanity Fair, 11/08/2005 Il primo uomo sulla luna. Gene Kranz era il direttore del controllo di volo della Nasa a Houston il 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong scese dall’Apollo 11 e mosse i primi passi sulla superficie della Luna. Di quel giorno ho un ricordo un po’ sfuocato. Mi alzai presto, poi mia moglie preparò un pranzo abbondante, ma non ricordo di aver guidato , solo di aver parcheggiato nel mio posto auto. Le sei ore che precedevano la discesa sulla Luna trascorsero molto rapidamente. Prima che la navicella cominciasse la fase finale, si poteva sentire poteva sentire il conto alla rovescia nella sala, tutti i controllori sfoggiavano quelle che chiamo ”facce da missione”. Ci fu subito qualche problema di trasmissione con la navicella, poi problemi di traiettoria: stavamo puntando troppo verso la testa della zona di atterraggio, la linea di fronte, così Neil Armstrong dovette prendere il controllo manuale dei comandi. Normalmente si atterra con due minuti di carburante residuo, così quando raggiungemmo quel punto l’orologio cominciò a ticchettare, e noi fummo lasciati con una decisione secca: atterrare o fallire. Il solo suono nella stanza allora era la voce del carburante residuo: 60 secondi rimasti, poi 30, e giù fino a ”quin...”, quando capii che eravamo atterrati. Fu una sensazione di euforia. Quando finì il mio turno, andai a una conferenza stampa, e non mancava molto al momento in cui l’equipaggio avrebbe cominciato la sua camminata, così arraffai una tazza di caffè e poi mi misi comodo a guardare.