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 2005  agosto 08 Lunedì calendario

CONSTANT

(Constant Anton Nieuwenhuys). Nato ad Amsterdam (Olanda) il 21 luglio 1920, morto ad Amsterdam (Olanda) il primo agosto 2005. Architetto. «Il nome CoBrA, vessillo della nuova avanguardia europea di metà ’900, parallela all’Action Painting di Pollock e De Kooning, era l’acronimo di Copenhagen Bruxelles Amsterdam. Amsterdam era la città di Constant Anton Nieuwenhuys detto Constant [...] Fu cofondatore del gruppo a Parigi l’8 novembre 1948 in una saletta del Notre-Dame Hotel con i letterati Christian Dotremont, ideatore della sigla, e Joseph Noiret, del centro surrealista rivoluzionario belga, e i pittori Asger Jorn danese e Karel Appel e Corneille Guillaume Beverloo detto Corneille, belgi. Nel gruppo, Constant rappresentava, e continuò a rappresentare, una variante personale e autonoma rispetto alla prevalenza di un violento neoespressionismo cromatico e di una matrice onirica surreale o antropologica, favolistica, brut, precorritrice dell’arte informale. La sua scelta linguistica era legata al suo maggior impegno ideologico libertario, che sarebbe sfociato negli anni ’60 nella partecipazione a fianco di Dotremont all’Internazionale Situazionista. D’altra parte, i suoi studi originari ad Amsterdam, nei quali quelli all’accademia erano abbinati a quelli alla scuola d’arte industriale, e la sua cultura di partenza, che era trapassata da Cèzanne a Picasso, lo indirizzavano ad un espressionismo che, secondo il comune impegno di CoBra ad un’’arte universale affrancata dai dogmi classicisti e dai tabù formalisti”, si proponeva come linguaggio rivoluzionario in antitesi sia al realismo sociale picassiano sia all’astrattismogeometrico e concreto. Nel momento della fondazione di CoBrA Constant proclamava che il compito fondamentale era quello di riempire ”la tela vergine di Mondrian, anche se dovremo metterci le nostre infelicità”, con chiaro accento drammatico esistenziale. Nel prezioso fondo della GAMC di Torino, che custodisce 13 bozzetti per litografie a colori per le copertine di monografie di artisti del gruppo CoBrA rapidamente allargatosi (Artistes Libres), promosse da Jorn e Dotremont e pubblicate nel 1950 a Copenhagen da Munskgaard, quella di Constant spicca in autonomia in mezzo alla violenza informale o gestuale o surrealfantastica delle altre. Il suo cane mostruoso urlante con un prezioso geroglifico interno alla sagoma cromatica è ancora erede del Picasso di Guernica e del Sogno e menzogna di Franco e gemello di un messicano come Tamayo o di uno scultore italiano come Agenore Fabbri, cioè pertinente ad un espressionismo di matrice diversa e più ”impegnata”. Un rapporto umano-animale dello stesso tipo compare in Donna e animale del 1951 dello Stedelijk Museum di Amsterdam, e si accentua, quando ormai l’esperienza collettiva di CoBrA era già terminata, nella Guerra, nello stesso museo, e nelle litografie Otto Volte la guerra. Il fatto che nella letteratura critica successiva sul gruppo e sugli esiti dei suoi maestri la personalità e l’opera di Constant siano in qualche modo emarginati è certo anche legato alla loro atipicità rispetto all’immagine di fondo espressionista astratta e gestuale e ”autre”, ma soprattutto al suo successivo impegno ideologico e creativo nell’utopia ”situazionista” di ”New Babylon”, la città libertaria dell’’homo ludens” prefigurante l’immaginazione al potere sessantottesca, tradotta in maquettes architettoniche e urbanistiche in metallo e plexiglas che ripropongono una singolare ripresa e fusione fra neoplasticismo e utopismo espressionista tedesco del primo dopoguerra» (Marco Rosci, ”La Stampa” 8/8/2005).