varie, 8 agosto 2005
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Didonato Joyce
• (Joyce Flaherty) Prairie Village (Stati Uniti) 13 febbraio 1969. Mezzosoprano. «“Per dieci anni ho fatto la cameriera”, dice [...] Poi, quasi per evitare certa retorica che si annida nelle storie “da Cenerentola a star”: “Ma era un ristorante a cinque stelle, con grosse mance”. E comunque Cenerentola lo è stata anche sul palcoscenico, quello della Scala, [...] nelle repliche dell’opera rossiniana. Americana di Kansas City, classe 1969, a Pesaro aveva debuttato nel 2005 in Adina. [...] “[...] Io ho bisogno di far parte di una storia, non di interpretare un concetto. Voglio essere un personaggio vero. [...] Ho cantato Mozart e Haendel e in America molte cose moderne, e poi Elisabetta nella Maria Stuarda di Donizetti [...] le mie origini sono irlandesi. Di Donato è il nome del mio primo marito, un italoamericano da cui ho divorziato. [...] Nel periodo in cui ho fatto la cameriera sono stata organista e direttrice del coro di una chiesa, a Kansas City e Filadelfia. Più che Rosina ero come Figaro, un factotum. All’inizio volevo dirigere il coro dell’università. Ho capito che la mia strada era il canto poco a poco e cominciando quasi per caso: stavo nel coro del Pipistrello di Strauss. Quando ho messo piede sul palcoscenico mi sono innamorata del canto e dell’opera, è una combinazione di tutte le cose che adoro, la poesia, la musica e il dramma [...]”» (Alfredo Gasponi, “Il Messaggero” 7/8/2005).