Fonti varie., 4 luglio 2005
Anno II - Settantaseiesima settimanaDal 27 giugno al 4 luglio 2005Raduni. Sabato scorso, 2 luglio, si sono svolti in varie parti del mondo - e a vario scopo - vari raduni
Anno II - Settantaseiesima settimana
Dal 27 giugno al 4 luglio 2005
Raduni. Sabato scorso, 2 luglio, si sono svolti in varie parti del mondo - e a vario scopo - vari raduni. Due, o forse addirittura tre milioni di persone si sono sparpagliate in otto metropoli e in due piccoli centri della Cornovaglia e del Canada per ascoltare la musica delle massime popstar e rockstar contemporanee, impegnate a chiedere aiuti per l’Africa. A Edimburgo, benedetto dal papa e con la presenza di molti cardinali, è sfilato un corteo contro la povertà nel mondo. A Madrid gli omosessuali spagnoli - anche qui cento o forse duecentomila - hanno festeggiato il varo della legge che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Al Palalottomatica di Roma qualche centinaio di delegati al congresso dell’Udc (partito che fa parte del governo) ha ascoltato Marco Follini attaccare Berlusconi e lo ha poi rieletto segretario. Sempre a Roma, ma all’hotel Ergife, molte decine di dirigenti di An si sono riuniti per ascoltare un duro discorso di Fini e decidere se tenerserlo come presidente o dare inizio a ribaltoni e scissioni.
Concerti. I concerti del Live 8, organizzati da Bob Geldof (che nel 1985 a Wembley aveva messo in piedi il Live Aid, sempre con l’obiettivo di aiutare i poveri), si sono svolti a Berlino, Filadelphia, Johannesburg, Londra, Mosca, Parigi, Roma, Tokyo. Un altro, organizzato da Peter Gabriel, s’è tenuto a Bodelva in Cornovaglia e qui hanno cantato solo star africane, per niente presenti altrove (a parte Johannesburg). Un decimo raduno musicale ha avuto luogo in Canada, a Barrie. A Tokio è andata poca gente (diecimila), ma a Filadelphia c’era un milione di persone. Impossibile far la cronaca degli spettacoli. Basterà dire che i Pink Floyd si sono rimessi insieme apposta per suonare a Londra, che - sempre a Londra - è apparso Paul McCartney con George Michael e il concerto s’è concluso con gli artisti in coro che intonavano Hey Jude. Il culmine dell’emozione è stato però raggiunto a Filadelfia, dopo l’esibizione di Madonna: Will Smith ha invitato il pubblico a schioccare le dita con lui al ritmo di uno schiocco ogni tre secondi e mentre il gigantesco, ritmico click si alzava al cielo ha ricordato che ad ogni schiocco, statisticamente, muore un bambino africano.
Italiani. Le star italiane hanno suonato e cantato tutte a Roma, al Circo Massimo. Mancavano solo Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Pino Daniele. Zucchero è riuscito ad esser presente sia a Roma che a Parigi. Il concerto è stato trasmesso dalla Rai, una scelta non così ovvia: nel 1985 né Rai né Mediaset manifestarono interesse per il Live Aid, i cui diritti furono comprati da Videomusic.
G8. Tutta questa musica è stata provocata dal fatto che il 6 luglio si sarebbero riuniti a Gleneagles, in Scozia, i rappresentanti degli otto paesi più industrializzati del mondo, il cosiddetto G8. Si tratta di Gran Bretagna, Canada, Francia, Stati Uniti, Giappone, Italia, Germania, Russia. L’agenda prevede discussioni sul clima e l’ambiente, e la questione degli aiuti all’Africa. Come si sa, a 18 paesi poveri - 14 africani e 4 latinoamericani -, esposti per 40 miliardi di dollari, il debito è stato cancellato all’inizio di giugno. Adesso si tratterebbe di procedere su questa strada e di aumentare l’entità dei finanziamenti. Bush ha promesso un finanziamento di 1,2 miliardi di dollari, Blair vuole raddoppiare i fondi destinati all’Africa, russi, tedeschi e francesi propongono di destinare ai paesi poveri lo 0,5 per cento del Pil fino al 2010 e, entro il 2015, lo 0,7. I primi paesi a beneficiare del denaro dovrebbero essere Tanzania, Angola e Uganda. Il problema è come trovare i soldi. Tassare i viaggi in aeroplano? Farseli prestare dal mercato?
Beneficenza. In questo clima, poche voci si sono levate a manifestar dubbi sulla politica seguita fino ad oggi nei confronti del Terzo Mondo e anche sull’iniziativa dei cantanti. Bernard Kouchner, fondatore di Medici senza frontiere, ha detto di aver incontrato Geldof e di non aver capito bene che cosa voglia. "Mi pare che gli manchi un’idea forte. Vuole raddoppiare gli aiuti per lo sviluppo? Bene, ma che cos’è lo sviluppo? E come si potrà valutare l’eventuale progresso?". George Monbiot, sul "Guardian", ha scritto che il piano del G8 per salvare l’Africa è poco meno di un’estorsione del racket (compresa la scelta di cancellare il debito). Altri hanno sostenuto che i dieci concerti sono serviti soprattutto ai cantanti per farsi belli. Sarebbe bene valutare tutta la situazione tenendo a mente un dato e una frase.
Il dato: nel 1985 il Primo Mondo comprava dall’Africa il 10 per cento delle merci. Oggi compra solo il 2 per cento. Cioè l’Africa, mentre da un lato viene aiutata con la beneficenza, dall’altro viene esclusa dal mercato internazionale. La stessa Comunità Europea, con il suo sistema degli incentivi e con la politica del sostegno ai prezzi, rende di fatto impossibile alle merci del Terzo mondo di arrivare in Europa.
La frase: "Gli aiuti consistono nel tassare la povera gente nei paesi ricchi e passare i soldi alla gente ricca dei paesi poveri" (Peter Bauer, economista scomparso nel 2002, esperto di problemi del sottosviluppo).
Ong sotto inchiesta. In questo clima non sarà indifferente la notizia che 32 Ong di dieci stati europei sono sotto inchiesta per sospetta frode. Due di queste (la torinese Associazione per la partecipazione allo sviluppo, che ha già dovuto chiudere, e la romana Movimondo) sono italiane.
Iraq. A Baghdad otto uomini a bordo di due Bmw hanno rapito l’incaricato d’affari Ihab Sherif, che era uscito di buon ora a comprare i giornali, ma senza scorta. L’Egitto non ha una vera e propria rappresentanza diplomatica in Iraq dal 1991, quando Mubarak ruppe i rapporti con Saddam dopo l’attacco di questi al Kuwait. Sherif era perciò di fatto l’ambasciatore e la sua presenza a Bagdad da un mese testimoniava l’intenzione egiziana di riconoscere il governo uscito dalle elezioni. Proprio questo - sul piano politico - deve aver spinto gli ex agenti del partito di Saddam a sequestrarlo. Non si deve però dimenticare che questi sequestri hanno come primo obiettivo sempre i soldi: l’anno scorso le "Brigate dei Leoni di Allah" rapirono Mohamed Mamduh Quttab, numero tre nella gerarchia diplomatica egiziana in Iraq, e per farlo tornare libero il governo egiziano sborsò molte centinaia di migliaia di dollari. Anche adesso, dal Cairo hanno fatto sapere di essere prontissimi a trattative di qualunque tipo (la settimana dopo non l’ho scritto perché l’hanno messo da un’altra parte, ma l’hanno ammazzato - nota successiva di GdA).
Iraq. In Iraq è comunque assodato che il terrorismo è in fase crescente. Dal 28 giugno 2004, giorno del passaggio della sovranità alle autorità irachene, al 23 giugno 2005 sono esplose 479 autobomba che hanno provocato 2174 morti e 55.520 feriti. Nel periodo aprile-giugno di quest’anno le autobomba esplose sono state 160. Gli investigatori hanno notato che gli ordigni, all’inizio messi insieme rozzamente, sono adesso molto sofisticati e capaci di danneggiare anche veicoli protetti.
Iran. Il nuovo presidente iraniano Ahmadinejad avrebbe fatto parte (anzi sarebbe stato un capo) del gruppo di studenti radicali che nel 1979 sequestrarono per 444 giorni 52 diplomatici americani, tenendoli prigionieri nell’ambasciata. Così dicono alcuni dei sequestrati americani di allora. Teheran ha smentito. Le foto di adesso e di trent’anni fa sembrano somiglianti, ma conferme indiscutibili non ce ne sono. certo invece che l’attuale ministro iraniano dell’Ambiente, la signora Massoumeh Ebtekar, era la portavoce del gruppo: aveva 18 anni, aveva studiato in America e parlava inglese perfettamente. I giornali americani la chiamavano "Sister Mary", perché portava un pesante vestito scuro che la faceva assomigliare ad una monaca.
Fini. I tormenti di An erano stati provocati dal voto di Fini al referendum, tre "sì" e un "no" alla sola eterologa. Era sembrato che questa posizione contraddicesse decenni di pensiero osservante e in ogni caso sensibilissimo al punto di vista cattolico. Partendo di qui, le due correnti di An, capeggiate dalle due coppie Storace-Alemanno per "Destra sociale" e La Russa-Gasparri per "Destra-protagonista", avevano fatto nelle ultime settimane la voce grossa, mettendo in un unico calderone le difficoltà del governo, i risultati elettorali, le polemiche con gli alleati eccetera. L’impressione era che ci si volesse in qualche modo sbarazzare di Fini, arrivando addirittura a minacciare, nei momenti di maggior pressione polemica, scissioni nel partito. Al rendiconto dell’Ergife, Fini ha preso i suoi avversari interni per il bavero della giacca, dichiarando che non riconosceva alle correnti diritto di esistere, che anzi, a parer suo, le correnti erano delle "metastasi". Colpi dialettici molto violenti e che hanno provocato reazioni mai viste prima in casa Fini: fischi al suo indirizzo di un gruppo di giovani, Storace che pur di non incontrarlo cambia strada, eccetera. Un incontro a tre - Fini. Storace, Alemanno - ha permesso la ricucitura, con discorso di chiusura conciliante del presidente, voto quasi unanime su un documento finale e, in termini pratici, un nulla di fatto. Ma la crisi del partito c’è e Alemanno ha promesso che la resa dei conti è solo rinviata.
Udc. Nel congresso dell’Udc, al Palalottomatica, Follini ha violentemente attaccato l’alleato Berlusconi dicendo no al partito unico, proponendo le primarie per il candidato del centrodestra da presentare agli elettori nel 2006, criticando la politica del taglio delle tasse e auspicando la riforma proporzionale della legge elettorale. Berlusconi, parecchio irritato, ha detto: "Vuole farci perdere". Tutto questo, venerdì 1° luglio, all’apertura dei lavori. Si sapeva già, però (lo hanno scritto anche i giornali), che a conclusione dei lavori l’altro leader dell’Udc, il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, avrebbe fatto un discorso conciliante, in modo da riavvicinare il partito a Berlusconi. E infatti così è stato. Follini è stato rieletto segretario senza problemi.
Ricucci. Ricucci ha a questo punto il 20,1 per cento di Rcs - la casa editrice del Corriere della Sera - e dichiara di voler comprare fino al 29,9 per cento (al 30 l’Opa diventa obbligatoria). Ci sono state altre dure dichiarazioni contro di lui di Della Valle, a cui Ricucci ha risposto con altrettanta insolenza (si sono dati a vicenda del "ragazzotto"). Intanto L’espresso ha scritto la divertente notizia secondo cui Ricucci avrebbe sostenuto davanti al giudice che si occupava della sua separazione dalla prima moglie di non avere i due milioni di euro con i quali il tribunale gli intimava di liquidare la signora.
Strage. Lunedì 27 giugno, alle tre del pomeriggio, il perito informatico Angelo Sacco, di 54 anni, che aveva tentato di fare l’imprenditore e s’era fatto prestare dalla banca 360 mila euro e adesso non li restituiva, ha sparato in fronte a Claudio Morsuillo, di anni 32, che era venuto a periziargli la casa destinata ad essere pignorata. Proiettile in fronte, morte istantanea sulle scale, dove il cadavere è rimasto per molte ore. Poi, da sette fucili piazzati alle finestre, un’ora di sparatoria con nove feriti e altri due morti: un carabiniere, Giampiero Cossu di 30 anni, venuto per dare una mano ai colleghi accorsi sul luogo, e il motociclista Giovanni Paracchini, di 48, che s’era fermato per aiutare una donna ferita. Preso infine a mezzanotte, dopo dodici ore di assedio, e portato in carcere. Bogogno (Novara), via Martiri 52.
Palio. Il Palio di Siena è stata vinto dal Bruco che aveva, in groppa al cavallo Berio, Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, 36 anni. Bruschelli è una specie di Shumacher del Palio: è arrivato primo nove volte e da otto anni consecutivi vince almeno un Palio all’anno. Il record è del famoso Aceto (14 vittorie).
Tennis. Federer e Venus Williams hanno vinto a Wimbledon. Quella di Federer non è più una notizia, quella di Venus sì, perché sembrava sparita ed è ritornata. E perché ha battuto in semifinale la bella e bionda Shaparova. Dei gemiti orgasmici di costei - che emette in gran quantità durante i match, infastidendo arbitri e avversarie, ma eccitando il pubblico maschile - si farà una soneria per cellulari.
Calcio. Mentre all’Inter si dà l’addio a Vieri e si parla di un ritorno di Ronaldo, il calcio sta lentamente, ma decisamente, entrando in una bufera che ha l’aria di essere più grave di quelle degli anni scorsi. Il Torino, che aveva appena conquistato la promozione in A, rischia seriamente di fallire per aver presentato un fidejussione falsa e non essere in grado, adesso, di mettere insieme in pochi giorni i 35 milioni che deve al fisco. Il Genoa, che doveva salire in A, resterà quasi sicuramente in B per via di partite comprate e scommesse varie sui risultati che oltre tutto, a quanto si capisce, riguardano parecchie altre formazioni. Il Venezia è fallito, il Perugia dovrebbe saltare per aria tra poco.
Tour. cominciato il Tour de France. Favorito come sempre Lance Armstrong, che, nel caso, vincerebbe per la settima volta consecutiva. Curiosità, come sempre, intorno alla sua compagna, la cantante Sheryl Crow, di dieci anni più anziana. In passato, lem poche volte che Armstrong sembrava andare male, davano la colpa a lei. Tra gli italiani, c’è Basso, che però nella prima cronometro ha subito perso un minuto e venti sull’americano (ha poi vinto per la settima volta).