Rory Cappelli, La Repubblica, 01/08/2005, 1 agosto 2005
Tuffi, salti e giri della morte giù dalle montagne della paura, La Repubblica, 01/08/2005 l’ adrenalina
Tuffi, salti e giri della morte giù dalle montagne della paura, La Repubblica, 01/08/2005 l’ adrenalina. Quel mix incontenibile di paura e di eccitazione. Di terrore e di perdita di controllo. Quell’ emozione assoluta che non dà nient’ altro: loro, i "roller coaster addicted" la definiscono "libidine allo stato puro". La stessa che spinge a buttarsi da un aeroplano con il paracadute o giù da un ponte con un elastico alla caviglia. O ad attraversare vallate in deltaplano. Solo che qui è ancora meglio. Non è necessario essere allenati. Non si devono conoscere tecniche, vento, atterraggi, come mettere le braccia, dove buttare le gambe. Non si deve sapere niente di niente. Si può aver trascorso le ultime 24 ore seduti sul divano a guardare la televisione, ingozzandosi di pop corn al burro e di gelato. Insomma: adrenalina per chiunque. Purtroppo. Perché una bambina è morta a giugno in Florida: aveva quattro anni, era salita sulla "Mission: Space" del Walt Disney World e il suo cuore non ha retto l’ emozione di tutti quei salti. L’ altro ieri, invece, a Disneyland, in California, c’ è stata la collisione tra due rami del circuito di montagne russe e il ferimento di 14 persone. Eppure, nonostante questo, tutti amano quel pugno di minuti che sembrano ore e che poi pare siano trascorsi in un lampo. Tanto che le montagne russe, le roller coaster, le trovi dappertutto. Dalla Finlandia al Vietnam, dall’ Africa al Bangladesh, dal Brunei al Costa Rica, dal Venezuela al Cile. E anche se sono gli Stati Uniti in pole position quanto a tuffi all’ ingiù, altezze vertiginose e giri della morte, in Gran Bretagna hanno appena lanciato la G-Force, tra le più moderne e innovative, come racconta un articolo apparso sull’ Independent . Tanto che non ha neanche una cintura, una corda, un pezzetto di spago a tenere il passeggero inchiodato al sedile, ma solo la "G-force", la forza di gravità, e una sbarra davanti ai fianchi. Ventiquattro secondi di purissimo terrore che in quattro giorni, da quando si è inaugurata, hanno messo in fila oltre cinquemila persone. In America anche le montagne russe hanno i loro oppositori che si battono affinché tutte quelle esistenti nel paese vengano smantellate. Perché, dicono, sono pericolose: non solo ci possono essere incidenti, ma fanno anche venire gli incubi, provocano infarti e diarrea persistente, causano shock profondi. Il denaro però è più forte di qualunque cosa, si sa: e con cifre che si aggirano intorno ai 328 milioni di visitatori l’ anno che spendono nei parchi divertimento, in cui le attrattive maggiori sono proprio le montagne russe, intorno ai 10.8 bilioni di dollari, non c’ è paura, incubo, collasso o incidente che tenga. Nacquero in Russia, lo dice il nome, più o meno nel 1650: per divertirsi i russi si inventarono discese in legno di diversa pendenza su cui correvano slittini su ruote. Idearono anche discese su ghiaccio, molto più veloci di quelle in legno percorse da slittini senza ruote. Presto quelle in legno si diffusero in Europa: all’ inizio dell’ Ottocento in Francia si contavano una decina di montagne russe che piacevano a tutti: nobiltà, borghesia, popolo. Probabilmente mai avrebbero immaginato quei primi innocenti amanti del brivido, i corkscrew, i looper, gli avvitamenti, le inversioni, i roll over, i sea serpent, e tutte quelle fantasmagoriche figure che i costruttori di roller coaster si sono inventati nei suoi quasi 400 anni di storia. Basate su una semplice idea, le montagne russe funzionano grazie alla continua trasformazione di energia potenziale gravitazionale in energia cinetica: generalmente non hanno, infatti, motore, e iniziano a muoversi dopo una salita iniziale trainante, buttandosi giù per discese mozzafiato, risalendo su grazie alla spinta di quelle discese e poi scendendo di nuovo. Il limite di altezza raggiunto da un roller coaster è di 128 metri, mentre la velocità è arrivata quasi a 200 chilometri l’ ora. Questo mostro di velocità e altezza si trova in America nel parco Cedar Point dell’ Ohio: si chiama "Top Thrill Dragster-race for the sky" ed è stato progettato in Svizzera: in quattro secondi da 0 raggiunge i 193 chilometri l’ ora. Se non è adrenalina questa. RORY CAPPELLI