Gabriela Jacomella, Corriere della Sera, 28/07/2005, 28 luglio 2005
Milionari e famosi in tv Il quiz che strega l’India, Corriere della Sera, 28/07/2005 Chiamatelo Big B
Milionari e famosi in tv Il quiz che strega l’India, Corriere della Sera, 28/07/2005 Chiamatelo Big B. Che non sta per Grande Fratello (Big Brother, in inglese), ma potrebbe anche, perché no. Il suo nome è Amitabh Bachchan. Il suo volto è un mix sapiente tra il fascino di Al Pacino e i lineamenti di Kabir Bedi, ma dietro quegli occhi verdi, quel pizzetto bianco curato, potrebbe nascondersi il sorriso di Ganesha, il dio del successo, dalle quattro mani e la testa di elefante. Big B ha 63 anni, ed è una star – anzi, «the star of the stars», il migliore attore del millennio, a sentire la Bbc – di Bollywood, il regno del cinema indiano, Cinecittà moltiplicata per mille sulle rive del Mare Arabico, un’industria che sforna 900 pellicole l’anno, melodrammi e commedie, musical e film d’azione, in un caleidoscopio di suoni e colori. Ma Big B è anche, e forse soprattutto, il Gerry Scotti di New Delhi. L’uomo che da cinque anni ha fatto scoprire agli indiani un nuovo mondo: quello in cui chiunque, dal contadino del Kerala al programmatore informatico di Bangalore, può, come per incanto, trasformarsi in un Paperone. Basta rispondere alle domande che Big B cala dall’alto del suo sgabello, mentre gli ospiti in studio trattengono il fiato – e con loro, circa 75 milioni di spettatori a casa, televisore più, televisore meno. Il programma si chiama Kaun Banega Crorepati, ed è la versione hindi di Chi vuol essere milionario. La nuova edizione prenderà il via il 5 agosto e negli ultimi 12 giorni, raccontava ieri il Financial Times, 18 milioni di indiani hanno sommerso di telefonate la linea «a tariffa speciale» nel tentativo di rientrare nella rosa dei partecipanti. I più soddisfatti finora sono gli sponsor e le compagnie telefoniche: oltre la metà delle chiamate arrivano da aree rurali difficilissime da raggiungere con la pubblicità tradizionale, e nei 5 anni di vita dello show il ritorno economico derivato da quelle telefonate è stato tale da convincere i produttori a raddoppiare la posta in palio. Tutto questo in un Paese che ha visto il numero di cellulari passare dai 4,5 milioni del 2000 agli oltre 60 del 2005. L’India, oggi più che mai, è un crocevia di fenomeni globali e paradossi contemporanei. La marea del progresso s’alza e si abbassa lungo le sue coste. Ci sono cose che trascina via con sé, diffondendole in tutto il mondo: ed è Bollywood, ultima mania dei cinéphiles americani ed europei, l’industria dei sogni che tutti dicono pronta al grande balzo, dalle sale di Mumbai alla notte degli Oscar. Ci sono cose, infine, che dopo un lungo viaggio vengono abbandonate su quelle spiagge dove ricchissimi e poverissimi si ritrovano a guardare l’oceano. Ed è Chi vuol essere milionario, il format che aveva sedotto gli spettatori di 100 Paesi, ed ora ha fatto suo un intero subcontinente. Amitabh Bachchan l’ha raccolto, l’ha ripulito dal sale e dalla sabbia, e l’ha trasformato in un veicolo straordinario di mutamento sociale. L’avidità, il desiderio di denaro, non sono più un tabù: se fino a una manciata di anni orsono la ricchezza era un valore circoscritto alle caste superiori, oggi tutti possono credere nel sogno di quei 20 milioni di rupie (due crore, da cui il Crorepati del titolo) a portata di mano, anzi, di quiz. Due crore, quasi 390 mila euro. Virtualmente a disposizione di tutti, in un Paese dove quasi 400 milioni di persone sono costrette a vivere con meno di un dollaro al giorno. Il format venuto dal mare ha trasformato la mentalità dei suoi spettatori, sempre più inclini a vedere nella voglia di arricchirsi un modello positivo, il fattore trainante per una società che muta e si sviluppa a velocità sinora impensabili. Tra mille templi dedicati a Ganesha, nell’India che vuol essere milionaria, ce n’è pure uno, a Calcutta, dedicato a Big B. Stella delle stelle, ma soprattutto sacerdote della nuova ricchezza. Quella che passa attraverso lo schermo televisivo. Gabriela Jacomella