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 2005  luglio 31 Domenica calendario

La signora che guida il Paese delle mogli, La Repubblica, 31/07/2005 FA BENE Antonio Fazio a tenere duro e a non lasciare il governo della Banca d´Italia

La signora che guida il Paese delle mogli, La Repubblica, 31/07/2005 FA BENE Antonio Fazio a tenere duro e a non lasciare il governo della Banca d´Italia. sua moglie Maria Cristina che dovrebbe "dimettersi". infatti la ciociara e non il ciociaro che incarna l´Italia. Nel nostro paese è l´economia domestica che garantisce la scienza finanziaria. E, nonostante la biologia, in un certo senso è sempre la moglie che ingravida il marito. E, quando la figlia trova un fidanzato, sempre la mamma italiana acquista un altro figlio. Questa è la regola, così nella Sicilia matriarcale di Peppa la Cannonera, come ad Alvito, nella Ciociaria dei Fazio, dove Maria Cristina ha aggiunto il banchiere Gianpiero Fiorani ai suoi cinque figli. E come a Cassano Magnago, dove la signora Bossi amministra e controlla il marito, il figlio che ha designato come erede politico, e persino Calderoli: alla fine la signora governa l´intero governo italiano che della Lega è ostaggio. In Italia, dove "mamma" è sinonimo contratto di "mammella", la signora di casa ribadisce la propria funzione mammaria anche verso il promesso sposo della figlia. Solo così può illuminarsi di logica e persino di morale quel «tesoro» filialmente pronunziato dal banchiere Fiorani quando viene toccato dalla grazia, dal favore dei Fazio. Mamma Maria Cristina tenacemente intercede a beneficio dell´amico della figlia, e papà Antonio generosamente si lascia piallare e spianare. Così il sistema bancario è diventato il "Lego" di famiglia senza che nessuno della famiglia si senta in colpa, una pratica di virtù private che diventano vizi pubblici, l´aggiustamento di redditi personali alimentato come un affetto familiare. Una mammella di mamma è la Banca d´Italia. Per la verità, noi pensavamo che la funzione eccezionale di governare il danaro del paese si ponesse fuori e contro l´ovvietà del familismo italiano, ma la signora Maria Cristina, diavolo incubus di consorte succubus, è come tutte le mogli-madri d´Italia, che stravedono per i figli anche quando a pagarla è il marito. Sono, per esempio, tanti i figli di mamma, imberbi et implubi, che ammanniscono scienza barbuta et plumata negli Atenei d´Italia, negli ospedali, nei partiti, nelle redazioni dei giornali, nelle banche... Ma davvero qui non è questione di gossip. genius loci. Maria Cristina Fazio è moglie-mamma d´Italia, è un´idea di paese modellato sul sospetto che il matriarcato non si sia fermato a Racalmuto, alla sciasciana Sicilia. L´egiziana Iside, dea plurimammia della fertilità, ha forse influenzato la religiosità cristiana e il culto mariano; ma di sicuro in Italia vanta molta bibliografia la teologia mammellare. E ci sono tracce di Maria Cristina Fazio in tutte le mogli dei politici italiani, da donna Rachele Mussolini a donna Vittoria Leone, dalla De Mita alla sora Rutelli, mogli parlanti e mogli silenti, Flavia e Veronica, Linda e Anna, sino a donna Franca, mogli che raccomandano e mogli raccomandate, mogli che fingono d´essere mogli, mogli-arredo, first ladies e last ladies ... Hanno in comune l´amore smodato per i figli e, sempre, si sospetta che il loro uomo non sia un uomo, ma un nato di donna e un prigioniero di donna moglie e madre. Al contrario, nessuno conosce i mariti delle nostre parlamentari, dal Prestigiacomo al Finocchiaro, dal Melandri al Santanché. Con chi era sposata la signora Tina Anselmi? E la Moratti è Moratti o "in" Moratti? Di donna Rachele si sa che era la moglie di Mussolini; ma di chi è moglie la Mussolini? Nessuno scopre i mariti nascosti perché sempre opera il sospetto che non contino nulla. Ma tutti pensano che una donna nascosta è una donna potente e che un uomo potente è in realtà la protesi di una donna accorta e madre. Del resto, nel repertorio iconografico della Sacra Famiglia il campo lo tiene sempre Maria, la Signora, la mamma, mentre il padre è solo un espediente pittorico, un pretesto compositivo. Ovviamente, il bambinello è il fine o, se preferite, l´origine. Dunque, la faccenda è tutta giocata tra mamma e figlio. Il baricentro è sempre la Madonna, la nostra domina; è lei il «tesoro», l´oggetto delle suppliche, delle devozioni, delle telefonate. Ecco, perché la signora Maria Cristina Rosati in Fazio, madre di cinquefigli più uno, governatora del governatore, è un frattale della storia d´Italia, un simbolo reiterato che si trova in tutti i luoghi spaziali e temporali del paese. Lina Crispi, per esempio, nata Filomena Barbagallo: come racconta Giuseppe Astuto nel suo recentissimo "Io sono Crispi" (Il Mulino) , per lei Francesco aveva accumulato debiti e inimicizie. Per proteggere i figli, Crispi trascinò la Banca Nazionale in quell´enorme scandalo che provocherà la riforma bancaria, trasformando la Banca Nazionale in Banca d´Italia. Astutamente, Astuto nel suo libro spiega Francesco Crispi con Lina Barbagallo. Allo stesso modo, la moglie di Carlo d´Angiò, invidiosa della sorella che era regina di Francia spinse il marito a conquistarle un regno: la Sicilia. Da quel capriccio il Mediterraneo e l´Italia non si sono ancora ripresi. Ebbene, Maria Cristina Fazio è sul quel sentiero, è l´immacolata che macula l´avorio dello scettro. Chissà che le sue impossibili dimissioni non siano previste da Tommaso d´Aquino, nella cui esegesi il marito trova rifugio, come tra le braccia di un´amante. Francesco Merlo