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 2005  luglio 21 Giovedì calendario

Così nacque il pacchetto vacanza e il turista diventò "di massa". La Repubblica 21/07/2005. Londra

Così nacque il pacchetto vacanza e il turista diventò "di massa". La Repubblica 21/07/2005. Londra. Thomas Cook inventò centocinquant´anni fa, proprio in questi giorni di luglio, il primo "overseas package holiday", il turismo all´estero di oggi, quello "tutto compreso", dal viaggio alla prima colazione, dalla visita al museo alla cena nel ristorante tipico, alla toccata e fuga nel "negozio etnico". Sino al luglio del 1855 chi andava all´estero doveva arrangiarsi da solo. Persino nell´opulenta Londra capitale dell´Impero britannico e capitale del mondo. Nel Seicento e nel Settecento l´educazione di un giovane non poteva considerarsi completa senza un viaggio in Italia, per scoprire le meraviglie del Rinascimento e le vestigia del passato. Chiunque avesse voluto affrontare il Grand Tour doveva mettere in conto un sacco di problemi e di difficoltà, e disporre di parecchi soldi. Era cioè affare per ricchi e basta. Ma spostiamoci idealmente nella Londra di metà Ottocento, caotica e dinamica, ma anche terribile, che ci ha raccontato Charles Dickens. Mr. Thomas Cook ha 47 anni, pubblica un giornale di viaggi, organizza gite a buon mercato, tanto da meritarsi il nomignolo di "Napoleone delle escursioni", per la sua intraprendenza e perché sfrutta la modernità, tutto ciò che il progresso sta mettendo a disposizione in fatto di trasporti. L´Ottocento è secolo impetuoso, aumenta a vista d´occhio il numero delle persone che vorrebbe spostarsi il più velocemente possibile e il più lontano possibile. Pensiamo a Jules Verne che già immagina voli in mongolfiera, esplorazioni impossibili, viaggi appunto "straordinari" e li offre ai suoi lettori che sognano, che vorrebbero imitare gli eroi dello scrittore. Le riviste geografiche sono popolari come oggi i quotidiani dello sport. Thomas Cook fiuta il grande affare. E rischia. Con pazienza certosina comincia ad annodare legami con operatori turistici in Francia, Germania, Belgio, Olanda, Italia. Stipula accordi, contratti, prenota stanze d´albergo, prepara programmi acconci per i suoi potenziali clienti. il tempo dei "Baedeker", sull´onda delle suggestioni romantiche. Gli inglesi invadono il Vecchio Continente: Svizzera, Italia, Grecia sono le mete più avventurose. Ma ci vanno individualmente. Cook, invece, medita di portarceli in gruppo. E a prezzi accessibili. Investe e scommette. Il 17 di luglio del 1855, tutto è pronto. Ordina la carrozza, si reca nell´ufficio di Ludgate Circus, dove lo aspettano quaranta persone che hanno pagato la non irresistibile cifra di 8 sterline per visitare Parigi, Bruxelles, il Reno, Colonia e Strasburgo: il tutto in 14 giorni. Da Londra ad Anversa, in nave a vapore, affittata per l´occasione. Poi, l´amato treno, che per Cook era stato una sorta di totem. Gli deve infatti tutto. Perché tutto cominciò, per Cook, col treno. Ha vent´anni, l´irruente e irrequieto Thomas Cook, quando diventa missionario battista e batte le strade della vecchia Inghilterra. Di mestiere è falegname, con la fissa della lotta contro l´alcolismo, a suo dire la vera piaga del secolo. Il fervore di Cook si scontra con il fatto che tra il 1830 e il 1840 in Inghilterra nascono 40mila nuove birrerie, e lui ne è angosciato, considera le bettole come luogo di perdizione, il suo attivismo lo porta ad organizzare una riunione a Loughborough, una cittadina vicina a Leicester, dove abitava. Più gente partecipa più successo avrà Cook, il "mastermind" della situazione: come assicurarselo? Cook va dalla società ferroviaria e chiede di affittare un treno speciale. I dirigenti della società colgono al volo i vantaggi dell´operazione. Nel 1842 Cook organizza altri tre viaggi. Nel 1845 è la volta di una vacanza a Liverpool con escursioni tra i castelli e le montagne del Galles: i viaggiatori ricevevano anche una guida ad hoc. L´anno dopo tocca alla Scozia ma il trionfo è nel 1851 quando 150mila persone possono visitare l´Esposizione universale di Londra a prezzi stracciati. Immaginiamoci dunque Thomas Cook nel luglio del 1855: è nel vagone di un treno che sta per raggiungere Parigi, attorno i suoi clienti entusiasti, già pregusta come migliorare i suoi servizi, quali mete inserire nel suo catalogo per sorprendere, per rendere sempre più tranquilli i suoi "overseas package". Il primo viaggio organizzato in Italia è dell´estate 1864, quando Thomas scorta due grossi gruppi, uno a Firenze l´altro a Roma. la "middle class" che per la prima volta assapora le sensazioni che sino a pochi anni prima erano state esclusive. Inventa il "coupon hotel", lanciato nel 1868, e la "circular note" nel 1874, l´antenato dell´odierno traveller´s cheque. Ferdinand de Lesseps lo aveva invitato all´inaugurazione del Canale di Suez e a lui viene l´idea di mettere su una compagnia di trasporto fluviale lungo il Nilo. Costruirà un hotel a Luxor. Nel 1877 la sua società aveva trasportato 450mila passeggeri e venduto più di 150mila coupons in giro per il mondo. Prima di morire nel 1892, Thomas Cook creò il famoso trenino a cremagliera del Vesuvio. Ciò che colpisce oggi, è l´indifferenza nei confronti di questo significativo anniversario. Né grandi mostre né manifestazioni: ma forse la colpa è che viaggiare, oggi, è assolutamente normale, scontato. Come se fosse sempre stato così. Leonardo Coen