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 2005  luglio 22 Venerdì calendario

Regina degli 8 mila ha fatto il record. Corriere della Sera 22/07/2005. Madrid. Aveva paura dei suoi piedi

Regina degli 8 mila ha fatto il record. Corriere della Sera 22/07/2005. Madrid. Aveva paura dei suoi piedi. Era preoccupata di come avrebbero reagito agli ottomila metri dopo che l’anno scorso, nella discesa dal K2, le si erano congelati e avevano dovuto amputarle due falangi. I piedi non l’hanno tradita e il Nanga Parbat (8.125 metri) è conquistato. La Dea madre, così chiamano la montagna i pakistani, è stata benevola con Edurne Pasabán. Le ha fatto patire tanto freddo durante l’ascensione notturna, ma, una volta arrivata in vetta, le ha regalato i primi raggi di sole. "E tutto si è illuminato", racconta la scalatrice basca. La cima, che negli anni Settanta si conquistò il soprannome di Montagna assassina, è l’ottavo ottomila per Edurne che già chiamano "la regina dell’Himalaya". Nessuna donna, vivente, ha scalato tanti giganti di pietra. Wanda Rutkiewicz, la leggendaria alpinista polacca, morì nel 1992 durante l’assalto al Kangchenjunga (8.586 metri). Era il suo nono ottomila. Gerlinde Kalterbrunner, austriaca è a quota sette, mentre la bergamasca Nives Meroi a 6. Ma la corsa a tre non interessa Edurne. Come non le interessa il collezionismo degli ottomila. "Non è il mio obbiettivo – dice dal campo base – sono un’innamorata delle grandi cime e continuerò a venire in Himalaya. quello che mi piace fare". Questa volta sentire la nona montagna più alta del mondo sotto i suoi piedi è stato un piacere ancora più grande. C’era da dimenticare la tragica discesa dal K2. Ci è riuscita anche se è stata dura. "Il Nanga è una montagna rigida, esigente, verticale dal campo base alla cima. Non dà tregua. Gli ultimi duecento metri, sulla roccia, non finivano più". Ma poi ecco la vetta. Ad accompagnarla l’equatoriano Ivan Vallejo, "Nacho (un amico asturiano), uno sherpa e Silvio Mondinelli, per tutti "Il Gnaro". Con questo ottomila il quarantasettenne scalatore (è un uomo della Guardia di Finanza) di Gardone Val Trompia tocca quota dieci. Pochi giorni di riposo e poi una decisione difficile per Edurne. Nel giro di un mese la trentaduenne basca potrebbe affrontare il Broad Peak (8.045). Vuole sfruttare l’acclimatazione acquisita sul Nanga Parbat per un attacco diretto e rapido. I piedi, perfetti dopo questa ascensione, le dicono di provarci. Luca Caioli