Corriere della Sera 21/07/2005, pag.22 Maria Laura Rodotà, 21 luglio 2005
Madonna da icona sexy a gentildonna british. Corriere della Sera 21/07/2005. La buona notizia. "Sex", librone del 1992 con foto di Steven Meisel, fuori commercio da anni, si può comprare usato "come nuovo" online su Amazon
Madonna da icona sexy a gentildonna british. Corriere della Sera 21/07/2005. La buona notizia. "Sex", librone del 1992 con foto di Steven Meisel, fuori commercio da anni, si può comprare usato "come nuovo" online su Amazon.com. Non lo regalano, le copie offerte costano dai 145 ai 330 dollari, ma per chi ama il genere e la Madonna d’antan ne vale la pena: lei appare nuda, borchiata, iperlesbo, sadomaso e molto altro. E’ forse la sua opera più interessante insieme ai primi album e a varie interviste. C’è poi un vantaggio, non recita e non canta. La cattiva notizia. Madonna, alla fine di un percorso di perbenizzazione e britannizzazione, rinnega tutto. Le foto e i film arrischiati, gli atteggiamenti provocatori, l’aperto cinismo. Lo fa in una ben sceneggiata intervista sull’ultimo Vogue America. Spiega: "Ero molto egoista. In certi periodi pensavo che tutto girasse intorno a me, ma non si può vivere sempre così". Si fa ritrarre nei giardini del suo maniero completa di bambini (Lola e Rocco, 8 e 4 anni) e di polli, travestita da gentildonna inglese, tipo Deborah Kerr ne "L’erba del vicino è sempre più verde". Insomma, Kerr era inglese ed era vestita peggio cioè meglio. Però anche quelle che da giovani volevano essere come Madonna e ora sono un po’ come Kerr stavolta ci rimangono male. Per ovvi motivi: Madonna Louise Veronica Ciccone, nata a Bay City (Michigan) il 16 agosto 1958, è stata una cruciale icona per la generazione di donne oggi sui quarant’anni. Quelle che nel 1984 ascoltavano Material Girl; per cui le sue prime canzoni erano un mantra liberatorio, che fossero studentesse universitarie femministe o commesse apolitiche precarie o ragazzine somare a scuola. Madonna proponeva di governare l’esistente: viviamo in un mondo materialista, perché non dovremmo esserlo anche noi? E si proponeva come modello mai visto prima: non bellissima ma sexy, cantante modesta ma di impatto, attrice imbarazzante a cui è bastato azzeccare un film (il primo, Cercasi Susan Disperatamente); e genio dell’autopromozione e della reinvenzione di sé (il suo ultimo tour l’ha chiamato "Re-Invention"). E’ stata molto bad girl, molto icona erotica, un po’ lesbica; sempre mescolando vita reale e spettacolo. Diventando italoamericana che non abortisce (Papa Don’t Preach, canzone e video) e italoamericana innamorata e maltrattata dal marito (Sean Penn, negli Anni Ottanta). E poi mamma singola per scelta (di Lola-Lourdes Maria, lei ha spesso puntato sul cattolico mix di religione e peccato) e poi ancora mamma a 42 anni ri-ri-ri-inventandosi come moglie paratradizionale del giovane regista inglese ( Lock & Stock e Snatch, buoni, e il remake di Travolti da un insolito destino, con la moglie, inguardabile) Guy Ritchie. Guy e l’Inghilterra sono stati un punto di svolta. Madonna ha smesso di fidanzarsi a manetta, dichiarando di voler fare la vera femmina per un solo vero uomo (nuovo slogan, "gimme macho or gimme death", datemi un macho oppure meglio la morte). Seguivano in ordine sparso: matrimonio in un castello vestita di satin avorio con corpetto e crinolina, conversione all’ebraismo ramo kabbalah (commento della rivista americana Esquire: "Ma gli ebrei non hanno sofferto abbastanza?") e cambio di nome in Esther, scrittura di libri per bambini. E continuava l’attivismo madonnesco. Culmine prestigioso e forse prevedibile dell’evoluzione, l’intervista a Vogue. Non presa serissimamente, per la verità. Anzi, annunciata con titoli come "Madonna mostra il suo lato reinventato", come si diceva. E descritta dall’intervistatore come "vestita con sobrietà finto borghese", con un’aria da "dollar princess", una di quelle americane ricche che sposavano i nobili britannici. Lei però ripete "l’Inghilterra è la mia casa, la amo, voglio stare qui e non in America". E poi racconta del maniero di Ashcombe, delle festicciole in campagna con anonimi amici come Gwyneth Paltrowe e Stella McCartney. Lei lavora sempre, però. Sta per uscire I’m Going to Tell You a Secret, film diretto da Jonas Akerlund sul suo tour Re-Invention, intanto, proprio mentre lei annuncia la nuova mutazione, per caso. Maria Laura Rodotà