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 2005  luglio 24 Domenica calendario

Vi offrono credito per farvi investire? Rifiutate, è illegale. La Stampa 24/07/2005. Mentre l’accensione di un prestito non richiede l’approvazione da parte della Consob, perché si tratta di attività bancaria, la sollecitazione di valori mobiliari, quali i fondi, è invece soggetta all’autorizzazione della Commissione attraverso l’emissione del prospetto informativo

Vi offrono credito per farvi investire? Rifiutate, è illegale. La Stampa 24/07/2005. Mentre l’accensione di un prestito non richiede l’approvazione da parte della Consob, perché si tratta di attività bancaria, la sollecitazione di valori mobiliari, quali i fondi, è invece soggetta all’autorizzazione della Commissione attraverso l’emissione del prospetto informativo. L’insieme delle due componenti, il cosiddetto "mutuo di scopo" 4you (ne esisteva anche un’altra versione denominata MyWay), è così potuto arrivare ai risparmiatori. Inventato dalla pugliese Banca 121 quattro anni fa, poi distribuito dalle banche del gruppo Mps, fu oggetto di osservazioni critiche da parte dei giornali (La Stampa scrisse nell’agosto 2002: "A noi pare che il mutuo di scopo sia più per speculatori che non per chi voglia farsi una pensione: infatti il ricorso ai debiti per investire è tipico e pericolosissimo delle fasi boom di Borsa... non è per pensionati né per pensionandi") e di una aggressiva campagna da parte dell’Aduc. L’idea di proporre alla clientela di accendere un prestito e, contestualmente, di investirlo in obbligazioni e fondi comuni del gruppo, era una sollecitazione a indebitarsi, prima che a investire. La finalità delle banche era (come sempre è) di raccogliere commissioni e margini finanziari sia dall’erogazione del mutuo, sia dal collocamento dei propri titoli e fondi in termini di commissioni di gestione. Ma la legge regola pure l’offerta di prestazioni finanziarie in termini di correttezza, efficienza e adeguatezza dell’operazione. In sostanza, deve essere rispettata la congruità finanziaria alla base dell’iniziativa e non si possono creare soluzioni innovative che coprano, illecitamente, il puro fine del proponente di intascare spese. Le denunce di molti clienti e il tallonamento delle associazioni hanno portato alle indagini e alle sanzioni della Consob, pubblicate sul suo Bollettino di fine giugno. Se è vero che non può intervenire sulla erogazione di mutui o bond bancari su cui vigila Bankitalia, la Consob ha la responsabilità sulla trasparenza informativa e sulle modalità di collocamento degli investimenti in generale. Così, i vertici di allora di Banca 121 sono stati condannati a 3 milioni e 300 mila euro di multa. Le violazioni accertate dalla Consob, dopo 3 anni di istruttoria, sono di varia natura: legate alle modalità di vendita, "ma pure alla natura stessa del prodotto", come ha interpretato l’Aduc, che si appresta ad avviare altre cause giudiziarie individuali, dopo quelle vinte già a Firenze (la seconda il 10/7 e la prima mesi fa: il contratto fu dichiarato "nullo, annullabile e comunque inefficace"). Ecco l’elenco delle motivazioni che hanno portato alle multe per violazioni del decreto legislativo n.58 del 1998 o dei regolamenti Consob nel caso 4you: "Per non essersi, l’intermediario, comportato con diligenza, correttezza e trasparenza, nell’interesse dei clienti e per l’integrità dei mercati; ... dotato di procure idonee a garantire l’efficiente, ordinata e corretta prestazione del servizio; .... dotato di risorse, anche di controllo interno, idonee alla efficiente prestazione dei servizi di investimento; ... per non avere acquisito una conoscenza degli strumenti finanziari, dei servizi, nonché dei prodotti diversi dai servizi d’investimento, propri o di terzi, da essi stessi offerti, adeguata al tipo di prestazione da fornire" eccetera. La Consob, a differenza della Sec Usa, può punire banche e promotori, ma non ha il potere di imporre diretti risarcimenti alle vittime, che devono fare ora causa alla banca se vogliono ottenere la nullità del contratto. Glauco Maggi