Enrico Sisti, ཿla Repubblica 29/7/2005;, 29 luglio 2005
«Sembravamo degli sceriffi senza cavallo, viaggiavamo in treno, lavoravamo solo nel weekend o nei ritagli di tempo e ogni settimana dovevamo rendere conto al Csm di quello che facevamo nel mondo del calcio altrimenti ci sollevavano dall’incarico
«Sembravamo degli sceriffi senza cavallo, viaggiavamo in treno, lavoravamo solo nel weekend o nei ritagli di tempo e ogni settimana dovevamo rendere conto al Csm di quello che facevamo nel mondo del calcio altrimenti ci sollevavano dall’incarico. Una volta persi il treno perché un calciatore ci mise una vita per fare pipì» (Consolato Labate, dall’86 al ’98 Capo dell’Ufficio Indagini della Federcalcio).