28 luglio 2005
Tags : Albert. Mangelsdorff
Mangelsdorff Albert
• Nato a Franconforte (Germania) il 5 settembre 1928, morto a Francoforte (Germania) il 25 luglio 2005. Trombonista. Compositore. Jazz. «[...] artista-simbolo, che ha sempre coniugato linguaggi d’avanguardia con la totale disponibilità all’incontro tra generazioni e culture sonore. Mangelsdorff è stata una figura-chiave del jazz europeo, un esponente di spicco delle antieurocentriche scuole nazionali scatenatesi alla fine degli anni ’60 grazie alla liberazione del free, un jazzista che ha ben conosciuto la lezione afroamericana - ha iniziato la carriera negli anni ’50 e suonato con Dizzy Gillespie, John Lewis e Lee Konitz - e che proprio per questo non ha mai cessato di spostarne le frontiere espressive. [...] Nato nel 1928 a Francoforte in una famiglia ricca di musica, il giovane Mangelsdorff suona violino e chitarra prima di dedicarsi al trombone. il fratello Emil ad iniziarlo al jazz fin dal periodo nazista: i due si recavano alle riunioni clandestine del locale Hot Club. Professionista dal 1950, si impone rapidamente sulla scena tedesca e agli inizi del decennio collabora con Gillespie, conoscendo a Francoforte Elvin Jones e J.J. Johnson. Nel 1958 Mangelsdorff viene cooptato dall’impresario George Wein per far parte della Newport International Band ed inizia a frequentare gli Usa. Gli anni ’60 lo vedono impegnato in modo frenetico su entrambe le sponde dell’Atlantico e persino in Asia dove si esibirà in quintetto: incide, tra l’altro Animal Dance con John Lewis (1962) ed una serie di creativi duetti con Don Cherry, Elvin Jones, Lee Konitz, Attila Zoller, Karl Berger e Wolfgang Dauner (A.M. with Friends, 1967-’68). Nel 1969, anno denso di implicazioni politiche, il trombonista entra nella Globe Unity Orchestra del pianista Von Slippenbach e suona al Free Jazz Meeting di Baden Baden insieme a Peter Brötzmann, Fred Van Hove ed Han Bennink. Da allora incrementerà il suo interesse per l’avanguardia, elaborando una straordinaria tecnica multifonica di emissione del suono che proporrà per la prima volta in solo nel 1972. Tra le collaborazioni vanno ancora ricordate quelle con John Surman, Steve Lacy, Jaco Pastorius, Joachim Kühn, Pierre Favre, Michel Portal, Kenny Wheeler, Dave Holland e John Scofield» (Luigi Onori, ”il manifesto” 27/7/2005).