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 2005  luglio 23 Sabato calendario

Uccide l´amante della madre Usa, in cella bimbo di 7 anni. La Repubblica 23 luglio 2005. New York. Alle 8 e 30 della sera di lunedì 27 giugno un uomo di 62 anni, Robert Sanders, viene accoltellato a morte mentre riposa nel suo letto in una casa di Hickman, un piccolo paese di 2500 abitanti nel cuore del Kentucky

Uccide l´amante della madre Usa, in cella bimbo di 7 anni. La Repubblica 23 luglio 2005. New York. Alle 8 e 30 della sera di lunedì 27 giugno un uomo di 62 anni, Robert Sanders, viene accoltellato a morte mentre riposa nel suo letto in una casa di Hickman, un piccolo paese di 2500 abitanti nel cuore del Kentucky. In quella casa vivono Teresa Sanders (nessuna parentela) che è la sua amante, più giovane di lui di 23 anni, e due bambini figli della donna. Per i detective chiamati ad occuparsi del caso Teresa è la prima "naturale" indiziata; ma qualcosa nella storia che la donna (che si proclama innocente) racconta non torna e la mattina successiva gli allibiti poliziotti sono costretti ad arrestare uno dei suoi figli: un bambino di sette anni. Il bimbo, di cui la polizia non rivela il nome, è rinchiuso da allora nel McCracken County Juvenile Detention Center, un carcere giovanile della contea: il più giovane detenuto accusato di omicidio che si trovi in una cella del sistema penitenziario degli Stati Uniti d´America. Stando alla ricostruzione della polizia il bambino avrebbe ucciso il convivente della madre colpendolo ripetutamente con un coltello, mentre l´altro figlio della donna, un bimbo di quattro anni, osservava la scena. "E´stato lui stesso a confessare - ha spiegato il capo della polizia di Hickman, Tony Grogan, a un giornale locale - è lui che ha gridato alla madre "te l´ho detto che l´avevo fatto" mentre lei urlava "non dategli retta è un bugiardo". La madre ci ha raccontato un sacco di frottole, in quattro interrogatori diversi". Grogan ha aggiunto che è stato anche trovata l´arma del delitto, "un piccolo coltello molto affilato". Il piccolo omicida si trova "in una cella sicura e ben protetta", assicura il suo difensore Chris McNeill, un avvocato d´ufficio che sta cercando di trovare una soluzione all´intricata vicenda. Per la legge del Kentucky è troppo piccolo per essere trattato come un adulto e anche per essere condannato a passare anni in un carcere minorile. La soluzione più ovvia sarebbe quella di trovargli una sistemazione in una casa-rifugio o in una clinica psichiatrica; la legge dello Stato riconosce anche ai bambini tra i 7 e i 14 anni la cosiddetta infancy defense, con cui si stabilisce il principio che un bimbo non può essere considerato responsabile di un crimine "a meno che il procuratore non riesca a provare il contrario". Per McNeill processare per omicidio un bimbo di sette anni è un evento "rarissimo, a dire la verità non credo proprio che ci sia mai stato un precedente". Sicuramente non c´è mai stato un precedente in Kentucky, stando a quanto assicura il procuratore della Fulton County, Rick Major, presso il cui tribunale si è tenuta la prima udienza (il 29 giugno) dopo l´omicidio di Sanders: "E´ una cosa terribile, la natura di quanto è successo è veramente inquietante". La polizia si è rifiutata di rendere pubblico l´eventuale movente che ha spinto il baby-killer ad uccidere l´amante della madre aggiungendo che sia la madre che il figlio sono stati interrogati a lungo; Teresa dopo essere stata trattenuta per un breve periodo di tempo è stata liberata e scagionata dall´accusa di omicidio ma sarà in ogni caso processata per due reati minori: per l´abuso del figlioletto di quattro anni e mezzo (reato per cui rischia cinque anni di carcere) e per non aver garantito il minimo di assistenza vitale ad entrambi i figli. Spetterà adesso a un altro tribunale locale (nella vicina cittadina di Clinton) stabilire quali saranno il futuro giudiziario e soprattutto la vita futura di un bambino accusato di un delitto così terribile. Il giudice si è rifiutato di rendere pubblico il prossimo hearing, la seduta in cui ascolterà il caso ma si e impegnato affinché i tempi siano i più rapidi possibili. Il portavoce del Dipartimento per la giustizia minorile, John Hodgkin, si è limitato a confermare che il bimbo si trova in carcere, "che è il più giovane dei 227 detenuti" del Mc Cracken e che è stato "isolato dai ragazzi più grandi". Perché il caso venga discusso in un tribunale minorile il bambino deve essere in grado di partecipare "razionalmente" alla propria difesa e di prendere importanti decisioni quali quella di accettare di testimoniare o meno nel caso venga chiamato alla sbarra. "Vista la sua età - ha dichiarato al The Courier-Journal il giudice tutelare della contea di Jefferson, Pete Schuler - questo rende le cose particolarmente difficili; io non penso che un bambino di sette anni possa essere considerato "competente" dal tribunale". Per Sharon McCully, presidente del National Council of Juvenile and Family Court, il caso andrebbe affrontato avendo come obiettivo quello della cura e del recupero, non quello della punizione: "E´ assurdo che ci sia qualcuno che non si renda conto che un bimbo di sette anni possa essere recuperato. Quello che noi dobbiamo cercare di capire è come è possibile che un bimbo di quell´età sia stato capace di un simile livello di violenza, che cosa è accaduto dentro di lui o attorno a lui, nella sua vita, che lo abbia portato a una reazione così violenta". Alberto Flores d´Arcais