Corriere della Sera 20/07/2005, pag.25, 20 luglio 2005
"Partorirò in acqua" La decisione di Ilary. Corriere della Sera 20/07/2005. C’è chi dice che il parto in acqua sia pericoloso
"Partorirò in acqua" La decisione di Ilary. Corriere della Sera 20/07/2005. C’è chi dice che il parto in acqua sia pericoloso. Che il nascituro rischi di morire soffocato. Ma lui, il "microbo" umano, possiede tutti gli strumenti naturali per cavarsela. Del resto per nove mesi non ha fatto che crescere nel liquido amniotico. Perché mai dovrebbe avere problemi per qualche minuto in più? Se lo è chiesto anche Ilary Blasi, ex letterina e neosignora Totti che a fine ottobre avrà il suo primo bambino. La sua risposta è diventata un servizio pubblicato sul numero di agosto di Ok Salute, mensile del quale è garante scientifico Umberto Veronesi e che proprio alla biondina ventiquattrenne romana dedica la sua copertina. "Mi sono documentata – racconta lei – e ho scoperto che l’acqua, tenuta alla temperatura costante di 37 gradi, rilassa i muscoli, scioglie le tensioni, ammorbidisce i tessuti, diminuisce il rischio di lacerazioni e favorisce la respirazione. Ma funziona soprattutto per il bambino. Il passaggio dal liquido amniotico all’acqua è più naturale". Insieme alle pagine che mostrano il profilo di Ilary col pancione in bella mostra e spiegano il suo entusiasmo per il parto in acqua, il periodico approfondisce l’argomento: il successo della tecnica e i suoi sostenitori, i vantaggi per la mamma, quelli per il bambino e i casi in cui è invece sconsigliata. In Italia è un’autorità in materia Albin Thöni, primario di ginecologia e ostetricia all’ospedale di Vipiteno (Bolzano), dove, insieme al suo staff, ha fatto nascere 1.700 bambini nell’acqua. La vasca delle partorienti deve contenere almeno 50 centimetri d’acqua, naturalmente purificata e sgombra da agenti patogeni. Il parto deve avvenire a non più di 37 gradi centigradi. "Prima di immergersi la donna deve raggiugnere la fase di travaglio attivo – spiega il servizio – con una dilatazione del collo dell’utero fra i tre e i cinque centimetri. Sarà lei a scegliere se usare la vasca solamente per il parto o per tutta la durata del travaglio". Partorire in acqua, però, non è possibile per chiunque. I medici lo sconsigliano, per esempio, se il battito cardiaco del nascituro ha delle alterazioni, quando si tratta di parti gemellari o podalici o nei casi in cui la nascita sia prematura perché fino a quando il piccolo non è cresciuto completamente non ha ancora sviluppato il "riflesso subacqueo": quello che gli consente di rimanere nell’acqua senza respirare e quindi senza ingerire acqua o inalare i germi delle feci.